Nell'incidente probatorio, Manuela Bianchi conferma l'ultima versione dei fatti

Dopo la maratona di martedì, è ripreso in mattinata l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Rimini per risentire ad interrogatorio Manuela Bianchi. A quanto emerge, si starebbe affrontando la circostanza della mattina del 4 ottobre del 2023, giorno in cui la Bianchi ritrovò il cadavere della suocera Pierina Paganelli nel vano ascensore del garage di via del Ciclamino a Rimini. La donna starebbe confermando la versione fornita il 4 marzo scorso quando la Procura le contestò il reato di favoreggiamento personale nei confronti di Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni con cui la Bianchi ha avuto una relazione extraconiugale. La nuora della Paganelli, difesa dall’avvocata Nunzia Barzan con la consulenza di Davide Barzan, starebbe spiegando che fu proprio Dassilva a raccontarle dei cocci del barattolo che avrebbe avuto in mano la vittima. Stando al racconto della donna poi sarebbe stato il 35enne a dirle di chiamare il ragazzo moldavo che vive nel loro stesso condominio e di abbracciarlo. Dopo le domande del giudice toccherà alla difesa di Dassilva, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi interrogare la Bianchi e tentare di smontare la sua versione dei fatti. Non si esclude che la difesa del senegalese, in carcere dal 16 luglio, non proponga nuovi testi o prove a scolpa. Il gip deve infatti decidere sulla scarcerazione di Dassilva come da istanza presentata dalla difesa. L’udienza pare abbia un termine tassativo previsto intorno alle 14.30 per impegni della Procura.

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