La porta della Sampierana è affidata al 2006 Matteo De Gori: "Sono tranquillo"


Con l’infortunio del veterano Alex Foiera, la porta della Sampierana è affidata a Matteo De Gori, classe 2006, cresciuto settore giovanile del Forlì fino alla Juniores (ha giocato assieme a Conficoni, con lui alla Sampierana) e con una presenza in prima squadra (dieci quelle complessive in quella allenata da mister Barontini). Con i compagni di squadra Facciani e Pungelli fa parte anche della Rappresentativa Regionale Under 19 che disputerà ad aprile il torneo delle Regioni in Sicilia.
Matteo De Gori, come è stato l’impatto con la nuova realtà?
“Buono. Sono tranquillo, non ho paure particolari, del resto chi interpreta il mio ruolo non può vivere di ansie o timori. Cerco di portare il mio contributo per raggiungere i playoff e per il momento sono contento del mio rendimento. Mi dispiace per l’infortunio di Alex, un professionista esemplare, che mi sta aiutando tanto nel mio percorso di crescita. E’ prodigo di consigli, un amico più che un competitor per la maglia da titolare. Mi sto trovando molto bene, con compagni e con la società che ringrazio per l’opportunità che mi ha dato”.
Che differenze ci sono tra Juniores e prima squadra?
“Cambia molto a cominciare dal ritmo e dall’intensità, dalla qualità dei giocatori, dalla velocità d’azione per cui sei chiamato ad intuire quale sarà la giocata. I dettagli pesano di più, il margine di errore si riduce. Il campionato di Eccellenza è una bella palestra”.
Scopriamo De Gori. Quali sono le sue caratteristiche tecniche ed in che cosa deve migliorare?
“Sono alto 1,85, sono un portiere che punta molto sulla reattività e la forza delle gambe. Tra i pali, nelle uscite alte, palla terra: non ho preferenze; in campo parlo molto per tenere i compagni sul chi va là e mantenere alta la mia concentrazione. Sono di piede destro, non mi tiro indietro nell’impostare l’azione e sotto questo aspetto devo lavorare nelle letture delle giocate e dei tempi di gioco. Devo migliorare negli uno contro uno”.
Il suo portiere di riferimento ad alto livello?
“Ho stimato molto Julio Cesar dell’Inter, un portiere estroso, agile e reattivo, dotato di un buon senso della posizione, abilissimo nel parare i rigori. Dei campioni attuali mi piace Gugliemo Vicario del Tottenham, notevole esplosività muscolare ed ottimi riflessi, molto abile tra i pali. Un portiere dal rendimento costante”.
È studente all’ultimo anno del liceo Scientifico, quali sono le ambizioni di De Gori nel mondo del calcio?
“Il calcio mi piace da morire, ho iniziato per svago ma adesso l’impegno è più pressante e nello stesso tempo coinvolgente. Non so se avrò i numeri per fare il professionista, comunque mi piacerebbe continuare questo mio percorso sportivo anche a livello dilettantistico, ovviamente al livello più alto possibile, magari arrivare in serie D. Vedremo in futuro. Ora devo fare bene con la Sampierana, giocarmi al meglio le mie carte”.
La Sampierana è in lotta per i playoff. Che aria si respira nello spogliatoio?
“Aver centrato la salvezza con largo anticipo è già motivo di soddisfazione, ma non ci basta. Cerchiamo di toglierci altre soddisfazioni perché è un’occasione professionale importante per il futuro di ciascuno di noi. La vittoria sull’Osteria Grande ci ha dato entusiasmo per affrontare il pericoloso Sant’Agostino, una squadra in lotta per la salvezza, in serie utile da quattro partite, e che schiera il bomber del campionato Cazzadore”.