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Riccione, doppia segnalazione

Ricorsi, sentenze, controricorsi e un condominio da demolire: le famiglie non ci stanno

In foto: viale Tasso Riccione (da google maps)
viale Tasso Riccione (da google maps)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 8 mar 2025 12:43 ~ ultimo agg. 15:44
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Un condominio da demolire benché in ottime condizioni, alcune famiglie che rischiano di restare senza abitazione (con mutui ancora da pagare) pur avendo acquistato casa regolarmente e un rimpallo di responsabilità tra enti che suona come una crudele beffa. In redazione è arrivata una lettera, firmata, da parte di un cittadino che spiega quanto sta avvenendo in un condominio di viale Tasso a Riccione. A stretto giro, è arrivata anche una seconda segnalazione da parte del genero di una signora che, titolare della pensione poi trasformata in palazzina, aveva ricevuto in permuta tre appartamenti.


In data 11/12/2015 insieme a mia moglie abbiamo acquistato un immobile nel comune di Riccione in via Tasso 83 (Condominio Nettuno).
Tale immobile è stato acquistato tramite regolare atto notarile da un privato.
Su questo immobile mia moglie ed io abbiamo investito tutti i nostri risparmi ed abbiamo acceso un mutuo in Banca, la quale chiaramente ha mandato un proprio perito per verificare la regolarità dell’immobile stesso.
In data 5 Aprile 2019 riceviamo dal Comune di Riccione una comunicazione che in base alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6738/2018 ha annullato la concessione edilizia n. 120/2002 rilasciata il 09.04.2003 dal Comune di Riccione.
A questo punto veniamo a conoscenza che diversi anni prima (appena terminati i lavori di costruzione della palazzina, edificata dopo demolizione di un ex albergo) due vicini hanno intentato una causa contro il Comune di Riccione e contro la società di costruzione per il mancato rispetto delle distanze tra i fabbricati.
Secondo quanto asserisce il Consiglio di Stato, il Comune di Riccione avrebbe concesso lo sforamento delle distanze (pari a circa il 10% della palazzina) alla società di costruzione. La società di costruzione ha costruito quindi regolarmente in base a quanto stabilito dalla concessione edilizia del Comune di Riccione.
Dopo svariati ricorsi ed appelli i ricorrenti sono arrivati fino al Consiglio di Stato ottenendo l’annullamento della concessione edilizia […].
A questo punto siamo stati costretti, insieme a tutti gli altri condomini, ignari sino a quel momento di queste cause, a rivolgerci ad un avvocato per capire cosa stava accadendo.
Dopo la comunicazione del Consiglio di Stato i ricorrenti, i signori […], hanno chiesto l’ottemperanza e quindi la demolizione di tutta la palazzina.
Ci siamo costituiti in giudizio ed abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato che si è espresso positivamente nei nostri confronti, indicando non adatta come procedura la demolizione in quanto la parte da sanare è relativa a solo una parte del fabbricato (circa il 10%).
Nonostante questo il Comune di Riccione ci notifica in data 20 Dicembre 2019 l’ordine di demolizione (oltretutto indicando termine perentorio di 60 giorni: cosa illegittima pure questa).
Dopo peripezie legali che ci hanno portato sino ad oggi, il comune di Riccione ad inizio Gennaio 2025 ci notifica nuovamente un ordine di demolizione senza proporci soluzioni alternative!!!!!
Tutti i condomini hanno acquisito i propri immobili in totale buona fede e con contratti regolari, mutui in corso ecc.
L’edificio è stato costruito in base ad una concessione edilizia rilasciata dal comune di Riccione.
Risulta quindi che il Comune di Riccione abbiamo concesso la possibilità di ampliamenti derogando il piano urbanistico.
Direi che se qualcuno ha sbagliato non sono certamente dei cittadini onesti che hanno acquistato secondo le regole che lo Stato ed il Comune stesso ci impongono.
Tutti paghiamo le tasse allo Stato ed al Comune di Riccione.
Ora rischiamo addirittura che la palazzina venga demolita perchè due vicini desiderano fare valere i loro diritti nei confronti del comune, mettendo sulla strada diverse famiglie!!!
Il comune al posto che proporci una soluzione ci chiede la demolizione!!!! Cose da non credere: se questa è l’Italia che tutela la proprietà!! Mi sento di subire un furto , di essere rapinato!!!
Rischio di vedere vanificati i miei risparmi, un investimento fatto a favore dei miei figli e magari continuare a pagare un mutuo perchè un ente amministrativo decide che è necessario abbattere un condominio senza alcun motivo di sicurezza pubblica.
Sono completamente affranto da quanto sta succedendo, ma credo ancora che possa esistere giustizia in un paese che sembra premiare i furbi più che le persone oneste.
[…]
Vorremmo sanare questa situazione con il Comune di Riccione che deve assorbirsi le proprie responsabilità ed a proprie spese!! Nessuno ha commesso un illecito!


Buongiorno,
mi chiamo [..] e scrivo da Riccione, per conto di mia suocera, che in questo momento si trova in uno stato di forte depressione, perché da qui a poco, rischia di vedere in macere (letteralmente) i risparmi di una vita.
Purtroppo è una storia lunga, ma provo a riassumerla brevemente.
Mia suocera, proprietaria di una piccola pensione turistica a Riccione che mandava avanti da sola, decide di vendere tutto ad un’impresa edile la quale consegna in permuta nr. 3 appartamenti al piano primo di questa palazzina che sorgerà in poco tempo, a pochi passi da Viale Dante a Riccione.
Oltre a lei anche suo figlio [..] – che vive a Toronto, di professione giornalista e direttore del Corriere Canadese – acquista un appartamento come seconda casa per le proprie vacanze italiane e per stare vicino all’ormai anziana madre.
Come lui, altre sei famiglie decidono di investire i propri risparmi acquistando un appartamento da lasciare ai figli.
Tutto apparentemente normale fino al 2018, quando viene notificata, ai rispettivi proprietari, un’ordinanza di demolizione dal Comune di Riccione emessa a seguito della sentenza del Consiglio di Stato (Sezione 4), del 28/11/2018, nr. 201806738.
Da lì, incaricando un legale, è emerso che la famiglia [..] proprietaria di una villa sul lato opposto della strada, aveva ricorso al R.U.E. del Comune di Riccione sostenendo che l’immobile – munito di regolare permesso di costruire – doveva essere abbattuto in quanto un articolo del predetto R.U.E. sarebbe stato illegittimo rispetto alla norma generale.
Questa situazione, di cui tutti i proprietari erano all’oscuro, è giunta fino al Consiglio di Stato che ha decretato l’abrogazione di questo famoso art. del regolamento edilizio di Riccione, che ovviamente rendeva del tutto irregolare il nostro stabile, annullando il regolare Permesso di Costruire in possesso.
Situazioni come la nostra, sono dunque diverse a Riccione.. ma perché proprio noi dobbiamo demolire??
Perché con l’abrogazione di una parte del Regolamento, il nostro condominio risulta avere un piano in più e soprattutto avere una distanza – dalla villa della famiglia [..] – di pochi centimetri in meno rispetto a quanto normato.
[..]
Non voglio dilungarmi nelle peripezie incontrate in questi anni ma, ai [..], si sono accodate altre due famiglie – [..] – confinanti con il nostro condominio a differenza di [..] che si trovano sul lato opposto della strada.
Questi ultimi, assistiti dall’avvocato [..] di Rimini, durante un tentativo di conciliazione giudiziale, hanno chiesto un risarcimento vicino ai sei zeri pur di non chiedere l’abbattimento dei 10 appartamenti.
Non avendo dunque trovato un punto di incontro, l’Avv. richiedeva nuovamente la demolizione del fabbricato, con il Comune di Riccione che a Gennaio 2025 notificava nuovamente l’ordinanza di demolizione.
Ulteriore ricorso da parte del nostro legale Avv. Nesi, vedeva rigettato al Consiglio di Stato – [..] – la sospensiva della predetta ordinanza.

Ad oggi, le uniche alternative sono quelle di fiscalizzare l’abuso (con importo veramente alti da esborsare) oppure demolire l’intero stabile lasciando senza casa 10 famiglie.

[..]

Spero che qualcuno possa prendere a cuore la situazione, spingendo l’amministrazione Comunale, sino ad oggi latitante, ad assumersi le proprie responsabilità derivanti da un errore nella redazione del R.U.E. che ha portato 10 famiglie a perdere la propria abitazione, costruita con anni di fatica e sudore piuttosto che con i risparmi di una vita.

Noi siamo disperati, ed io e la mia compagna, abbiamo paura che questa situazione porti ad un crollo fisico ed emotivo di mia suocera, ormai anziana, e provata da questa lunga odissea giudiziaria.
Confidiamo in un vostro intervento, per lo meno per interrompere la demolizione dello stabile e permettere una fiscalizzazione dell’abuso versando importi ragionevoli, in considerazione delle responsabilità dell’amministrazione Comunale stessa.