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Sanità. Nelle pagelle del Ministero l'Emilia Romagna perde il primato

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 feb 2025 15:48 ~ ultimo agg. 16:56
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L’Emilia Romagna perde il primato per il suo sistema sanitario. Nel monitoraggio sui LEA, livelli essenziali di assistenza, realizzato dal ministero della Salute per il 2023 e anticipato da Il Sole 24 Ore non solo non è più al primo posto, dove è stata per diversi anni, ma esce anche dal podio, posizionandosi sul quarto gradino dopo Veneto, Toscana e Provincia Autonoma di Trento. In coda alla classifica, la Calabria, preceduta da Valle d’Aosta, Sicilia, Abruzzo e Basilicata.

L’analisi ogni anno monitora qualità e quantità delle prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è chiamato a erogare in modo gratuito e omogeneo da nord a sud del paese. Nel 2023 solo tredici regioni hanno raggiunto la sufficienza nelle tre macro aree valutate: prevenzione, assistenza distrettuale e ospedaliera. Il Veneto, con un media di 96 punti (su una scala di 100) e un punteggio complessivo di 288 scalza dalla cima della classifica l’Emilia-Romagna che si ferma a 278 punti e una media di 92,6. Il calo di 2,4 punti e un brusco abbassamento del punteggio per l’assistenza territoriale (89 su 100) fa perdere ben tre posizioni. Ottimi invece gli altri due indicatori: 97 per la prevenzione e 92 per le cure ospedaliere.

Ma l’assistenza distrettuale risulta un nervo scoperto in molte altre regioni. Nel 2023 si aspettava di osservare i primi effetti dell’adozione del decreto ministeriale 77 del 2022, decreto che prevedeva la messa a terra dei finanziamenti del Pnrr per il rilancio del territorio, a partire dalle Case e Ospedali di Comunità, i Cot, centri operativi territoriali e l’assistenza domiciliare integrata. I dati sembrano invece mostrare che il problema principale sia proprio l’assistenza territoriale che aveva rivelato tutte le sue fragilità durante il covid. In Emilia Romagna molte delle nuove realtà sono ancora in progettazione e in costruzione e ancora non hanno portato a miglioramenti in classifica su questo versante.

L’Emilia-Romagna conferma la sua posizione di eccellenza – commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi –, nel raffronto con le altre Regioni, in tutte le aree dell’assistenza sanitaria – prevenzione, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera – posizionandosi ai primi posti del monitoraggio annuale stilato dal Ministero della Salute. Un risultato che premia il nostro servizio sanitario regionale composto da professionisti, che ringrazio, e che ogni giorno lavorano per garantire a tutte le cittadine e ai cittadini le migliori cure possibili”.

Un risultato che ci rende orgogliosi ma di cui non ci accontentiamo – prosegue Fabi-. Il quarto posto nell’assistenza ospedaliera e distrettuale e il terzo nella prevenzione, seppure con una differenza minima rispetto a chi è davanti a noi, ci sprona a fare di più e meglio. Vogliamo consolidare e sviluppare la qualità dei nostri servizi e lavoreremo quotidianamente senza sosta per raggiungere tutti gli obiettivi di mandato che ci siamo dati al fine di rafforzare la nostra sanità pubblica e universalistica”.