all'ospedale Ceccarini
Alberi sacrificati per il parcheggio. Ambientalisti contro l'Amministrazione di Riccione
In foto: dalle associazioni ambientaliste
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di Redazione
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sab 22 feb 2025 16:50 ~ ultimo agg. 16:55
Dalle associazioni ambientaliste una netta bocciatura all’intervento sulle piante legato ai lavori per il nuovo parcheggio dell’ospedale Ceccarini di Riccione. Un intervento non condiviso, nonostante il ragionamento sul verde urbano in corso, impattante e, anche nel caso di nuove messe a dimora, con pesanti conseguenze nel breve e medio termine. Firmatarie dell’intervento sono Ambiente&Salutete Riccione, dnA Rimini, FIAB Ambiente Rimini, Fondazione Cetacea Riccione, L’Umana Dimora Rimini, WWF Rimini.
Come associazioni ambientaliste non abbiamo per niente condiviso il taglio dei pini in zona ospedale ancora per far posto alle auto, ed anzi non siamo stati neppure informati di questo progetto, partito incredibilmente proprio quando stavamo discutendo con l’Assessore Andruccioli delle norme del nuovo Regolamento del Verde
Capiamo le necessità di accesso all’Ospedale da parte dei cittadini, ma a questo bisogna provvedere potenziando i servizi pubblici e il collegamento con il TRC, che è già costato l’abbattimento di troppe piante, e non tagliando alberi per favorire l’arrivo e l’ingorgo di auto a ridosso ospedale.
E ci hanno anche sorpresi le modalità di intervento in Via dei Mille, con il solito pesante ricorso all’uso di cemento ed asfalto, invece dell’utilizzo di materiali drenanti , e con scavi e tagli di radici tali da mettere a rischio la stabilità dei pini
Non conosciamo il progetto del nuovo parcheggio, e ci auguriamo che preveda la rimessa a dimora di molti alberi, ma prima che questi arrivino a compensare i benefici ecosistemici venuti meno ora con il taglio degli otto grandi pini prima esistenti dovranno comunque passare almeno 25/30 anni … anni di brucianti calure estive e di inquinanti da respirare da parte di residenti e utenti in arrivo all’ospedale . La riqualificazione del parcheggio doveva perciò avvenire, per le associazioni ambientaliste , con una progettazione lungimirante che tenesse conto delle piante sane presenti, valorizzandone la presenza e non radendole al suolo, con costi economici non indifferenti fra spese di abbattimento, reimpianto e inevitabile sistema di irrigazione. E’ quanto diciamo da anni, invano, a tutte le Amministrazioni presenti e di ogni colore politico
In merito ribadiamo perciò ora quanto scritto nel Gennaio 2018, rivolgendoci alla sindaca Renata Tosi , ma rispondendo anche ad un intervento della allora consigliera PD Sabrina Vescovi: “” …Come associazioni ambientaliste, non siamo d’accordo con la consigliera Pd Sabrina Vescovi sul fatto che per fare opere pubbliche, finalizzate a migliorare servizi e qualità urbana, sia “per forza necessario quasi sempre abbattere e sostituire le piante”.
Con la pessima qualità dell’aria che abbiamo anche in Riviera e con i sempre più marcati cambiamenti climatici, il verde urbano svolge un “servizio” prezioso e insostituibile a favore dei cittadini, a livello di produzione di ossigeno, riduzione inquinanti e contenimento ondate di calore. E questo significa qualità urbana, difesa della salute e qualità della vita………
La progettazione di opere pubbliche deve perciò tenere conto al massimo possibile del patrimonio verde esistente, come bene irrinunciabile e difficilmente sostituibile, se non a scapito della qualità della vita nell’ambiente urbano……
Questo dovrebbe essere considerato con attenzione da chi ci amministra, a livello di maggioranza e di opposizione, qualunque ne sia il colore politico,” NON POSSIAMO CHE CONFERMARE !!
Abbiamo avviato negli ultimi due anni con l’A .C. Angelini un confronto del tutto costruttivo, con proposte accolte – pare – per il PUG, per il Regolamento del verde e per il futuro di Foce Marano. Ma poi è arrivato il taglio dei pini in zona ospedale, appreso solo dai media e dai social. Abbiamo perciò scritto alla Sindaca Angelini chiedendole un incontro urgente e siamo in attesa di risposta. Vogliamo capire se ci potrà essere ora un vero cambio di passo rispetto al passato nella gestione del verde a Riccione o se dobbiamo ancora rassegnarci alle dichiarazioni di intenti che rimangono solo sulla carta.
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