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Santarcangelo, furto sacrilego

Rubato tabernacolo con le ostie consacrate. Il vescovo: atto che ci riempie di dolore

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 13 feb 2025 14:07 ~ ultimo agg. 18:20
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Un gesto sacrilego che riempie di dolore. La notte scorsa la chiesa dei Frati Minori Cappuccini di Santarcangelo di Romagna ha subito il furto del tabernacolo che conteneva la pisside con all’interno le ostie consacrate. Il furto è stato scoperto, all’alba di oggi, giovedì 13 febbraio. Intorno alle 6.30, un laico del Terz’Ordine Francescano incaricato di aprire la sala adibita ad aula liturgica (la chiesa è attualmente indisponibile a causa dei lavori di ristrutturazione del convento iniziati nel gennaio 2023 e ancora in corso), ha verificato l’ammanco del tabernacolo e della pisside (oggetto liturgico usato nella Chiesa cattolica e in altre confessioni cristiane per conservare le ostie consacrate dopo la Celebrazione) che conteneva le ostie consacrate per la santa Comunione. Quotidianamente alle 7, infatti, i Frati Cappuccini celebrano la s. Messa.

Avvertito del furto, il padre guardiano padre Francesco Pugliese ha allertato i carabinieri della locale stazione, i quali sono intervenuti dopo pochi minuti. Nel parcheggio sottostante il convento è stato rivenuto solo un pezzo del tabernacolo, probabilmente rotto durante l’asportazione. Si teme che dietro il furto possa esserci un gruppo satanista.

Non è stato rubato nient’altro – assicura padre Francesco –, chi si è introdotto nottetempo nel convento è andato direttamente al tabernacolo. Ho subito avvertito del grave fatto il parroco di Santarcangelo, il Vescovo di Rimini, il superiore della nostra congregazione e la responsabile dei Beni Culturali dei Frati Minori Cappuccini. A nostra memoria un fatto del genere non era mai accaduto a Santarcangelo”.

Quanto accaduto al convento dei Frati Minori Cappuccini di Santarcangelo ci riempie di dolore. – commenta il Vescovo di Rimini, mons. Nicolò AnselmiVogliamo abbracciare tutta la Comunità francescana che da secoli serve Gesù presente nella eucaristia e nella sua Chiesa. La ss. Eucaristia è il corpo di Gesù come il Signore stesso ha affermato durante l’ultima cena spezzando il pane e pronunciando le parole: «Questo è il mio corpo, fate questo in memoria di me». Da allora i sacerdoti compiono ogni giorno lo stesso gesto e attraverso di loro, con forza dello Spirito Santo, sull’altare si rende presente il corpo di Cristo. La ss. Eucaristia viene distribuita ai fedeli e conservata nel tabernacolo per i malati e per la preghiera. Un furto come quello messo a segno a Santarcangelo è spesso destinato alla profanazione del corpo di Cristo da parte di gruppi satanisti. La presenza attiva del maligno ci addolora ma non ci stupisce. Come Satana ha insidiato Gesù duemila anni fa così continua ad infastidire la Chiesa e il popolo di Dio, e tutta l’umanità, oggi e sempre. Questo gesto è deprecabile, come le guerre, i traffici di uomini, le droghe,4 tutte insidie originate del maligno. Ma non dobbiamo temere: come Gesù ha sconfitto satana duemila anni fa così lo sconfigge oggi. Nelle prime pagine della Bibbia si legge che Dio disse al serpente che la donna gli schiaccerà la testa. La donna nella Bibbia rappresenta la Madonna e la Chiesa cioè noi che possiamo schiacciare la testa al serpente. Ciò avverrà certamente alla fine dei tempi ma già oggi possiamo allontanarlo come Gesù ha fato nel deserto”.

Il vescovo invita i credenti dell’intera comunità cristiana alla preghiera e al digiuno per la giornata di domani. Il Signore ha suggerito agli apostoli che non riuscivano a liberare le persone dal maligno la preghiera e il digiuno. Invito quindi i credenti della nostra diocesi domani, venerdì, giorno tradizionalmente dedicato alla penitenza, ad una più intensa preghiera e ad un gesto di digiuno per allontanare il maligno. Partecipare alla santa messa, accostarsi ai sacramenti della comunione e della confessione, la preghiera comunitaria o in famiglia aiutano i fedeli a riscoprire l’amore (la misericordia, la carità) del Signore. Fare un gesto di digiuno rinunciando ad una parte di cibo ci può ricordare che il benessere dello spirito e dell’anima è più importante del benessere del corpo. Invito le famiglie a pregare insieme, unite. Sono consapevole che domani sarà la festa dei ss. Cirillo e Metodio, patroni d’Europa e dell’evangelizzazione dei popoli slavi, alcuni dei quali oggi sono in guerra; e di san Valentino, patrono dei fidanzati, delle coppie e dell’amore coniugale. Vivere questo giorno nella preghiera e nel digiuno lo rederà speciale nell’anno speciale del Giubileo. Non dobbiamo temere il maestro della menzogna, il tentatore, il divisore: Gesù è con noi sempre, e si prende cura di noi. La Madonna, a cui Gesù ci ha affidato dalla croce dicendo: «Figlio, questa è tua madre. Madre, questo è tuo figlio», ci protegga. Preghiamo per la conversione di tutti coloro che il maligno ha tentato e tenta di conquistare perché possano ritornare a vivere nella Chiesa, nell’amore, nella protezione di Cristo e della Vergine Maria. Sono certo che la pagina dolorosa scritta al convento dei frati cappuccini verrà qualcosa di nuovo e di bello per le nostre famiglie e per tutta la nostra comunità”.