L'ultimo saluto a Gianni Indino: "un uomo generoso, una persona per bene"
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Il gonfalone del comune e quello della provincia, il saluto degli Alpini. Una Basilica Cattedrale gremita ha dato l’ultimo saluto a Gianni Indino. Presidente provinciale della Confcommercio, del Centro Agroalimentare e del sindacato regionale dei gestori dei Locali da Ballo, Indino aveva da poco compiuto 70 anni. Per decenni è stato protagonista della vita imprenditoriale della Riviera dove arrivò 22enne da Torino: il suo amore per la musica lo ha poi portato prima ai microfoni delle radio poi alle consolle delle discoteche e anche in tv, a condurre le prime edizioni del programma La Campanella con Otello Melucci. Poi la carriera imprenditoriale e i ruoli pubblici. Non un personaggio però, ma una persona vera e “per bene”, come riconosciuto da tutti. Un uomo generoso, innamorato della sua famiglia, impegnato nel suo lavoro. Solo pochi giorni prima dell’aneurisma che poi si è rivelato fatale, Indino era rientrato da un viaggio a Dubai per la promozione dell’agroalimentare. Sempre attivo e in viaggio ma sempre presente per la famiglia, gli amici e anche i collaboratori.
L’ultimo saluto a Gianni Indino: “un uomo generoso, una persona per bene”
Nell’omelia, il Vescovo ha ricordato come nel loro primo incontro Indino l’avesse invitato al Caar per mostrargli la piattaforma con cui il centro dona ai bisognosi il cibo in eccedenza.
“Non c’è fine, non c’è inizio. C’è solo l’infinita passione per la vita”. A ricordalo con una frase di Federico Fellini, è stato in chiusura di cerimonia il presidente nazionale della Confcommercio, Carlo Sangalli, con la voce rotta dalla commozione. Le ultime parole sono state della figlia Valentina che ha salutato il papà a nome dell’intera famiglia, la mamma Anna, il fratelli Federico, i nipotini che Gianni amava tanto.