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Se ne parla a Fuori dall'Aula

Turismo in consiglio: ampliamento Palas, recupero vecchi hotel, nuovi voli

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 10 minuti
mer 5 feb 2025 14:39 ~ ultimo agg. 16:47
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Il turismo è stato al centro del consiglio comunale tematico andato in scena ieri sera a Rimini. Nel suo intervento il sindaco di Rimini ha tracciato un bilancio del 2024 ma soprattutto ha spiegato quali saranno gli obiettivi per il futuro: dall’ampliamento del Palas al casello in Fiera fino al recupero degli alberghi fuori mercato. Il tema sarà anche al centro della puntata di Fuori dall’Aula (ore 18 e ore 21.05 su Icaro TV) in cui interverranno il presidente regionale di Federalberghi Alessandro Giorgetti, il consulente alberghiero Mauro Santinato e l’albergatore riminese Gabriele Bernardi.

Turismo, analisi in consiglio. Ampliamento Palas e casello per la Fiera

Si è chiuso un 2024 positivo per il turismo riminese ma questo non vuol dire che vada tutto bene. A dirlo in consiglio comunale è stato il sindaco Jamil Sadegholvaad commentando il trend di crescita di arrivi e presenze ma anche il gap ancora da ricucire sul 2019 prepandemia (presenze +2,7% sul 2023 ma -8,1 sul 2019). Però c’è di che essere soddisfatti. Il primo cittadino ha evidenziato la crescita del mercato estero capace di compensare il calo di quello nazionale ma anche l’azzeramento di quello russo e ricorda l’impatto di Fiera e Palacongressi sulla destagionalizzazione. Su quest’ultimo, sold out per tutto l’anno, ha annunciato ragionamenti non più rinviabili: si potrebbe infatti iniziare a breve a discutere di un ampliamento del Palacongressi (non in loco ma verificando nuove strutture). C’è poi il tema infrastrutture su cui, ha detto ancora il sindaco, bisogna migliorare con l’aiuto di Regione e Governo. I tecnici di Autostrade, ad esempio, sono al lavoro per verificare la fattibilità dell’ipotesi (avanzata da Ieg) di un casello autostradale a servizio della Fiera. Capitolo aeroporto: in consiglio l’amministratore delegato di AIRiminum Leonardo Corbucci ha stimato un 2025 da 450.000 passeggeri (+41% sul 2024) grazie agli accordi chiusi con British Airways e Easy Jet ma anche a due nuove rotte che potrebbero essere annunciate a breve. Ma ci sono anche interlocuzioni avviate con Wizzair per portare una nuova rotta (oltre a Tirana) e con una ulteriore compagnia che, se andassero a buon fine, porterebbero il Fellini a superare il mezzo milione di passeggeri.

Il 2025, ha ricordato ancora il sindaco, sarà poi l’anno dell’approvazione del Piano Spiaggia che prevede anche l’abbattimento, prima dell’estate 2026, della colonia ex Enel ma contempla anche il progetto sul triangolone del porto il cui masterplan non dovrebbe tardare molto. C’è poi il tema del miglioramento dell’offerta turistica e del recupero delle strutture fuori mercato o in degrado che insistono in aree di pregio. Sadegholvaad si è detto disponibile al dialogo sulla rimozione del vincolo ricettivo solo se permane il vincolo turistico (quindi la realizzazione al posto di vecchi hotel di piscine, parcheggi, spa ecc.) ma se l’idea è quella di aprire le porte al residenziale allora non ci sono margini di discussione.


La sintesi degli interventi in Consiglio Comunale

Jamil Sadegholvaad

Prima di tutto partiamo nel nostro ragionamento dai dati, utilizzando le statistiche Istat relative alla stagione 2024 diffuse pochi giorni fa.
Per il Comune di Rimini l’anno si è chiuso con una crescita del 2,7% delle presenze rispetto al 2023.
L’incidenza degli stranieri sui pernottamenti complessivi ha raggiunto il 36,2%. Si tratta di un dato molto significativo perché è evidente che in un momento storico in cui la congiuntura economica in Italia non è favorevole alle famiglie, la crescita del turismo straniero ci ha garantito non solo la tenuta, ma ha permesso di segnare un aumento complessivo del nostro turismo rispetto al 2023. In termini assoluti parliamo di un totale di 6.934.419 pernottamenti nel Comune di Rimini nell’anno appena concluso.
Ritengo interessante guardare anche al dato sulla progressiva incidenza della destagionalizzazione. I dati Istat riferiti indicano che le presenze relative al periodo gennaio maggio rappresentano il 20,3% del totale, con 1.413.000 pernottamenti nei primi cinque mesi dell’anno. Per avere un’idea: nel 2000 ultimo anno in cui era operativo il vecchio quartiere fieristico i pernottamenti erano 1.060.978. Nel 2001 sono stati 1.104.517. Nel 2024 abbiamo raggiunto il record dal 2024 ad oggi, a testimonianza di come Palacongressi e Fiera rappresentino uno straordinario volano di economia e turismo, consentendo alle strutture ricettive di lavorare tutto l’anno.
Altro dato che emerge è quello del mercato tedesco, che si conferma il primo mercato estero di riferimento. Anche in questo caso è utile guardarci indietro. Nel 2000 il Comune di Rimini contava 426mila pernottamenti, nel 2008 siamo scesi a 253.221. Oggi abbiamo raggiunto 492mila pernottamenti di cittadini tedeschi, il dato più alto degli ultimi 24 anni.
Questi numeri attestano come il turismo a rimini, pur non raggiungendo ancora i livelli pre Covid del 2019, confermi il suo trend di crescita, anche contando sul traino del turismo estero. Nonostante l’azzeramento del mercato russo, per i motivi che ben sappiamo, abbia avuto un effetto evidente sul nostro sistema turistico, siamo stati capaci di reagire e compensare questa mancanza grazie alla crescita di altri mercati turistici a partire da quello polacco, secondo mercato straniero dopo quello tedesco, con 49800 arrivi (+15,9% rispetto al 2023), merito anche dei voli sviluppati da AirRiminum. C’è poi il mercato svizzero e quello francese, a conferma di una capacità del nostro territorio di reagire.
Imposta di soggiorno. Il dato ISTAT si riflette anche sull’imposta di soggiorno, che a Rimini tocca, da gennaio a dicembre, 14.500.000 di euro, contro i 10 milioni e 537 mila euro del 2023, un incremento di incassi dettato da crescita di presenze e revisione delle tariffe di 3,9 milioni di euro. Rimane fermo per il nostro Comune che queste importanti risorse saranno investite prioritariamente sul sostegno diversificato alla filiera turistica: la manutenzione del verde (come il parco del mare ha incrementato le spese di manutenzione di una infrastruttura verde che prima era asfalto a fronte di fruibiltà e bellezza oggettiva), campagne promozionali internazionali attraverso strumenti efficaci, a cominciare dall’aeroporto; grandi eventi; cura della città e trasporto pubblico.
Torno al tema della destagionalizzazione. Quattro anni fa, in pieno periodo Covid, ricordo i tanti timori anche in merito alla capacità di onorare il mutuo del palacongressi a causa dell’azzeramento delle presenze legate al settore congressuale, in un’epoca in cui tutto si svolgeva da remoto, in videoconferenza. Oggi invece ci troviamo a gestire un bellissimo “problema”: oggi infatti siamo nelle condizioni di ragionare su un possibile ampliamento del palacongressi, struttura già sold out per tutto il 2025. La Fiera come sappiamo ha creato due padiglioni aggiuntvi temporanei, a breve sarà realizzata l’arena polifunzionale indoor che porterà ulteriori funzioni ed economia alla città. Mi sento di ringraziare il management di Ieg, per la capacità, dopo la straordinaria guida di Lorenzo Cagnoni, di proseguire nella valorizzazione del nostro polo fieristico-congressuale, che viene certificato anche dalla Borsa: il valore di Ieg è quasi quintuplicato rispetto alla quotazione più bassa del 2019.
Voli. Ho avuto modo con l’ad Corbucci di partecipare a qualche fiera di settore, a volte anche a qualche trattativa e ho avuto modo di comprendere meglio quanto sia complicato portare voli e rotte su una destinazione. Crediamo che Rimini abbia la capacità di intercettare nuove rotte come sta avvenendo negli ultimi mesi. Cito una su tutte: l’operazione fatta con British ci permette tramite l’hub di Heatrow di essere collegati al mondo e viceversa. Poi bisogna essere in grado di mantenere questi collegamenti Nel piano di investimenti di Visit Rimini si concentreranno le risorse su campagne di digital advertising geo-localizzate mirate nelle città e paesi collegati dai voli, con particolare attenzione ai mercati strategici.
Inutile negare che Rimini sconti un tema di collegamenti infrastrutturali da potenziare. Si parla anche questa sera del casello autostradale della Fiera. Ero presente quando Ermeti ha parlato del progetto con il ministro Salvini, ho avuto contatti su questo con Autostrade, i tecnici si sono messsi al lavoro per verificare la fattibilità economica, per accertare i flussi e portare a termine tutte le valitazioni del caso. E’ un progetto rilevante che seguiremo con tutti gli enti preposti.
Tornando ai voli. Bene, benissimo il lavoro che sta facendo Airiminum. Il nostro aeroporto deve essere sostenuto dal piano locale, merita una programmazione regionale – e su questo De Pascale si è più volte speso – che esalti le caratteristiche degli scali senza alimentare una concorrenza interna che cannibalizza, va aiutata con campagne promozionali, specialmente sul mercato britannico, che facciano sapere che adesso esistono e ci sono questi voli per Rimini. Adesso che Airiuminum ha acceso, anche grazie al nostro sostegno, nuove rotte la sfida è riempire quegli aerei. E non è una sfida da poco
Spiaggia. A marzo approveremo il piano dell’arenile dentro cui ci sono anche due questioni non irrilevanti: l’ex colonia Enel, che vogliamo abbattere nel 2025 o comunque sicuramente prima della stagione estiva 2026. E il Triangolone, un luogo nel cuore di tutti, con le sue punte tra piazzale ora Lucio Battisti, il porto canale il club nautico E’ in corso la progettazione del masterplan che sarà reso pubblico non appena pronto con relativi costi necessari per realizzare un’area oggi viva solo nel periodo estivo e che noi vogliamo trasformare in un luogo da vivere tutto l’anno, senza riempire la spiaggia ma attrezzando l’area con servizi e attività vista mare aperti tutto l’anno.
Sui futuri bandi per la spiaggia dico questo: mi auguro, anzi sono sicuro, che la Regione indicherà alcune linee strategiche guida su cui i Comuni poi faranno i bandi nei tempi indicati dal Governo (quindi primavera 2027), in modo da evitare effetti Arlecchino. I criteri alla base dei bandi dovrebbero essere identici almeno sulla costa romagnola. Ma aggiungo che mi piacerebbe – in una cornice di ultra trasparenza dei bandi – che anche per il futuro l’imprenditoria locale fosse protagonista della nostra spiaggia. Nel rispetto sacrosanto delle direttive, delle leggi, delle norme, a mio modo di vedere si perderebbe qualcosa di prezioso per tutti se quella storia, quella esperienza, quella professionalità non ci fosse.
Alberghi. Dobbiamo mettere in campo tutto ciò che può servire a livello di strumenti urbanistici per rigenerare la nostra offerta turistica. Se la rimozione del vincolo ricettivo è legata al permanere di un vincolo turistico io ci sto; sel’idea è quella di aprire le porte alla realizzazione di residenziale invece ci sto molto meno. Quello che serve alla nostra città è preservare la nostra industria economica del turismo, rinunciare ai nostri hotel per appartamenti non credo vada in questa direzione. Sulla proposta di immaginare per pensioni fuori mercato la trasformazione in spa, noleggi, ristoranti collettivi per gli alberghi, sono pronto a stringere alleanze con tutti La speculazione edilizia in chiave residenziale, non è accettabile,.
Assumo, naturalmente, con concreto interesse le proposte che, anche di recente, sono venute dall’AIA e da altri albergatori ed esperti turistici lungimiranti. Dal canto nostro, come Comune, dobbiamo essere rapidi e far sì che, insieme agli operatori, ogni nuovo atto o pianificazione che emaneremo funzioni effettivamente. Cambiano le esigenze dei turisti e noi dobbiamo essere in grado di intercettarle.
Stiamo completando il Parco del Mare, si sta realizzando l’ultimo tassello del Psbo, due nuove piazze, il parcheggio Tripoli. Anche i prossimi 18 mesi a venire saranno segnati dall’avanzamento di grandi cantieri, il proseguimento di uno sforzo per rendere Rimini sempre più vivibile e fruibile dai turisti.

Leonardo Corbucci

I risultati annunciati e che dovranno concretizzarsi nel 2025 sono il frutto di un gioco di squadra, squadra di cui l’Amministrazione comunale è uno dei partecipanti più importanti. Da quest’anno iniziamo a disporre anche di risorse legate alle scelte strategiche di questa amministrazione di destinare una parte delle dei proventi dell’imposta di soggiorno alla promo-commercializzazione della Destinazione.
Chiudiamo il 2024 con 320mila passeggeri, con un incremento rispetto al 2023 di +14% . Il 60% circa è rappresentato dall’incoming, i flussi turistici. Circa il 70% è traffico internazionale, circa il 90% è rappresentato dalle compagnie low cost.
Credo che il 2024 sia l’ultimo anno del primo scalino di una crescita aziendale di Airiminum articolata, complessa. Col 2024 si chiude la prima fase di questa crescita.
Dal 2025 siamo riusciti a convincere importanti compagnie a venire a Rimini: Easyjet, British, Univesal air. Se tutto andrà come nelle previsioni potremo arrivare per l’anno in corso ad un traffico di 450mila passeggeri, +41,3% rispetto al 2024, sopra i livelli del 2019 prima cioè dell’azzeramento del mercato russo e ucraino.
Essere riusciti dal 2022 al 2025 a riposizionarci è stata una operazione complessa, senza il supporto morale e sostanziale del territorio attraverso la promozione della Destinazione questi numeri non sarebbero potuti arrivare.
Nel 2025 con Ryanair, British e Easyjet apriamo il mercato con il Regno Unito. Considerando il collegamento Ryanair Stanted con vocazione prettamente da leasure incoming, da quest’anno con Easyjet su Gatwick si prospetta un collegamento che permette di raggiungere Londra alle altre principali città del regno unito. British con Heathrow può invece mettere in connessione Rimini con altri hub: quest’anno partiamo con approccio prudenziale, limitando il collegamento solo nell’estate, ma l’opportunità è di estendere il volo tutto l’anno, aprendoci così ad altri business e offrendo anche alla Fiera una ulteriore importante opportunità di internazionalizzazione.
Se come auspichiamo saremo a fine febbraio nella condizione di chiudere altre importanti trattative in corso (una con Wizzair per estendere un’altra destinazione leasure oltre Tirana), significherebbe portare a Rimini la sesta compagnia nel 2025 con oltre mezzo milione con più del 60%. Credo che nel 2025 Rimini sarò l’aeroporto che crescerà più di tutti tra i 40 scali italiani.
Il 2025 è la vigilia della grande opportunità che tutto il territorio avrà nel 2026 grazie ancora una volta al gioco di squadra di Comune, Apt e Fiera con Centro congressi ospitando Routes, la principale manifestazione del settore aeroportuale. Nel 2026 il territorio, l’intera regione, avrà la grande possibilità di fare un ulteriore salto. Portiamo a Rimini 300 aeroporti europei, circa 100 compagnie internazionale, 40 destinazioni turistiche per tre giorni. Un’occasione per portare l’aeroporto alle dimensioni che si merita.
Credo che il secondo scalino della crescita sia attivato. Speriamo di fare i prossimi 4 -5 scalini, tutti insieme, più velocemente.

Patrizia Rinaldis

– Voglio proporre un’analisi obiettiva per uscire dalla logica che va tutto male, che falliremo. Approccio che vedo dai tanti interventi, sui social e non, che denigra la nostra città e che non porta benefici né a chi la città la vive né ai turisti.
– Dobbiamo tornare a riconoscere la straordinaria vocazione turistica di Rimini: il 70% del nostro Pil deriva da questo. Direttamente o indirettamente la filiera crea occupazione e ricchezza per l’intera collettività
– così come dovremmo essere orgogliosi dei tanti interventi e lavori pubblici di riqualificazione e trasformazione che danno ulteriore sviluppo alla città.
– Siamo la località della provincia con la più alta percentuale di turismo estero. La Germania è il primo mercato, se aggreghiamo quello polacco e le rotte dell’est andiamo a raddoppiare i dati della Germania. I voli nei mercati dell’est in questo senso hanno dato un contributo molto importante
– dobbiamo aumentare l’offerta fuori stagione e il sostegno per la campagna voli. Abbiamo condiviso la scelta che una parte delle risorse dell’imposta di soggiorno fosse veicolata per la promozione marketing dei voli ma mi piacerebbe che su questo fronte ci fosse l’impegno da parte di tutti, anche degli altri comuni. Credo ci debba essere una presa di responsabilità da parte di tutti.
– Contrazione del mercato italiano è assodato. Spesso si fanno i confronti con il 2019, ma da allora il mondo completamente cambiato. Arrivavamo da una inflazione che era zero, oggi è vicina al 10%. Questo si traduce in una perdita di valore nella vita reale di ognuno di noi, che si è riversato sulla capacità di spesa.
– Altro elemento: quest’anno abbiamo registrato nel periodo delle festività i primi arrivi dal 24 dicembre e non solo per la fine dell’anno. Rimini dunque viene scelta per trascorrere il Natale quando, fino o poco tempo fa, gli alberghi aperti erano pochissimi. Oggi invece gli arrivi cominciano il 24, per proseguire in crescendo fino al capodanno. E’ un fenomeno nuovo, che ci porta anche a progettare nuove campagne mirate per il Natale
– Altro dato riguarda la permanenza media che si conferma attorno ai 4/5 gg per gli stranieri, media standardizzata negli anni, mentre scende quella dei turisti italiani (3/4 giorni). Dobbiamo quindi investire sulla destagionalizzazione, sulla promozione, sui collegamenti verso l’entroterra per trattenere maggiormente i turisti.
– Va inoltre considerato l’aumento spropositato dei costi dell’energia, che incide su tutta la filiera e quindi sui consumi dell’utente finale. Tra stipendi fermi inflazione e questi rincari, la situazione economica è tutt’altro che rosea. Il Sole 24 ore riportava che la crescita del Pil in Italia sarà dello 0,5%, quindi stagnazione; contro quello della Spagna che supera il 3,2%. In Spagna il costo dell’energia è del 50% inferiore rispetto al nostro grazie ad un fondo ad hoc a sostegno della politica energetica. A livello nazionale è un tema che si deve porre.
– La conseguenza di questi aumenti delle utenze ha una incidenza del 10% sul totale dei ricavi delle strutture turistiche. E il calo della redditività, insieme alla mancanza di ricambio generazionale che si registra in particolare nelle piccole strutture, porterà ad un aumento delle chiusure. Chiusure che a Rimini sono state 43, numero quindi relativamente limitato.
Tema affitti brevi. Oggi corrispondono a 70 alberghi di 30 camere al pieno della capacità, per 285mila presenze.
– Riqualificazione alberghiera. Per i cambiamenti necessari servono gli strumenti urbanistici adeguati. Chiedo quindi all’assessore Ridolfi di mettere in atto tutti gli strumenti per arrivare alla definizione del Pug. E’ una grande sfida ma tutti saranno al suo fianco. Auspichiamo un lavoro condiviso anche in accordo con la regione, sul Pug, sull’incentivazione della riqualificazione, sul piano dell’arenile che sia adeguato alla nuova domande dei turisti che chiedono una diversificazione dei servizi.
– Non sono per togliere il vincolo alberghiero zona mare, ma credo invece si debba ragionare su una riperimetrazione della zona turistica: oggi molte strutture chiuse sono all’interno di area urbanizzata e contribuiscono a creare contesti di degrado
– Lavorare con la regione per incentivare l’acquisizione di strutture chiuse da demolire e ricostruire con normative finanziare a sostegno.