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legge di bilancio

Lavoratori frontalieri. Spinelli e Buonguerrieri (FdI) chiedono di equiparare trattamento

In foto: Domenica Spinelli
Domenica Spinelli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
dom 22 dic 2024 10:50
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Da gennaio 2025 potrebbero arrivare importanti novità per i lavoratori frontalieri di San Marino. “La Legge di Bilancio, infatti, contiene importanti disposizioni in materia di lavoratori frontalieri, oggetto di una particolare imposizione fiscale in ragione della continua mobilità tra luogo di residenza in Italia e luogo di svolgimento dell’attività lavorativa. Da tempo i lavoratori transfrontalieri con San Marino pongono all’attenzione di Governo e Parlamento la necessità di un trattamento eguale per tutti i lavoratori transfrontalieri al fine di eliminare le differenze ancora insite nel lavoro frontaliero e l’opportunità di istituire un Osservatorio permanente sul lavoro di frontiera“. L ospiegano Alice Buonguerrieri e Domenica Spinelli, parlamentari di Fratelli d’Italia.

Grazie al nostro ordine del giorno, a prima firma dell’onorevole Alice Buonguerrieri, si impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere che, con decorrenza primo gennaio 2025, le somme corrisposte in Italia da parte dell’assicurazione di invalidità, vecchiaia e superstiti, della gestione della previdenza professionale per la vecchiaia e superstiti della gestione della previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità degli ex lavoratori frontalieri con la Repubblica di San Marino in stato di quiescenza pensionistica comprese le prestazioni erogate dagli enti o istituti sammarinesi di prepensionamento, maturate sulla base anche di contributi previdenziali tassati alla fonte in qualunque forma e titolo erogate, percepite da soggetti residenti nel territorio dello Stato con l’intervento nel pagamento da parte di intermediari finanziari italiani, sono soggette ad una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 5%“.

Invece, senza l’intervento nel pagamento da parte di intermediari finanziari italiani, sono soggette ad imposizione sostitutiva delle imposte sui redditi con l’aliquota del 5%. Questa è una tematica che per il Governo Meloni è importante. E noi lo ribadiamo con un impegno che non lascia indietro nessuno”.