Operazione Popilia contro le infiltrazioni in Riviera, prime condanne
Prima condanne per l’operazione Popilia della Guardia di Finanza di Rimini. Nel 2021 le Fiamme Gialle avevano effettuato un’operazione nei confronti di alcuni imprenditori calabresi infiltrati nel tessuto economico e sociale della riviera. Gli indagati gestivano strutture turistiche con prestanomi e personale in nero. Nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Siena in totale, erano stati sequestrati 1,5 milioni di euro in conti correnti e quote societarie.Quattro degli otto indagati sono stati condannati con rito abbreviato, mentre gli altri sono stati rinviati a giudizio l’11 febbraio. Le condanne comminate vanno da un anno e nove mesi a tre anni e nove mesi. Le accuse sono a vario titolo di trasferimento fraudolento di valori, estorsione e detenzione illegale di armi. Oltre a Rimini le attività avevano coinvolto i comuni di Chianciano Terme, Castrocaro, Cesenatico e San Mauro Mare. Non erano stati riscontrati elementi per poter applicare le normative sulle associazioni di stampo mafioso ma i loro metodi erano violenti e loro stessi per intimidire le loro vittime evocavano legami con la ndrangheta. le indagini erano partite dalla denuncia di un dipendente di un albergo che, alla richiesta delle sue spettanze, si era visto rispondere con una pistola 7,65 puntata addosso e un “invito” a non denunciare la cosa a nessuno.