Chiusure uffici postali. Fratelli d'Italia incontra le Poste sull'offerta alternativa
Nei giorni scorsi la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli ha incontrato in Roma, insieme al neo consigliere regionale Nicola Marcello, i rappresentanti nazionali di Poste Italiane per discutere degli interventi di chiusura previsti sugli uffici postali del comune di Rimini.
In riferimento alle chiusure previste dal 20 gennaio, spiega la Spinelli,“Poste mi ha rassicurato circa la copertura dei propri servizi, fornendo un puntuale riscontro sull’offerta alternativa e limitrofa e mantenendo saldi i principi di responsabilità sociale e di attenzione alle comunità e ai territori per garantire la sua presenza capillare”.
Nello specifico, per l’ufficio postale di Gaiofana in Via Santa Maria in Cerreto, 2, è stato individuato come sostitutivo l’ufficio di Via Coriano 58, che dista 6 minuti in automobile, 14 con i mezzi pubblici. Per l’ufficio postale di Corpolò, Via Marecchiese 555, l’ufficio sostitutivo è quello di Villa Verucchio in via Casale 202, che dista 2,2 km. Infine, per l’ufficio postale di Vergiano di via Marecchiese 415 è stato individuato come sostitutivo l’ufficio di via Marecchiese 96 che dista 4,5 km. Tuƫti gli uffici rispettano un orario di apertura su 6 giorni.
Ho chiesto a Poste se fosse possibile prorogare la decorrenza degli interventi, prevista per il prossimo 20 gennaio o magari garantire giorni alterni sempre, ma mi è stato spiegato che si tratta di un piano nazionale approvato da AgCom già in passato e che pertanto la tempistica non può essere modificata al momento.
“Negli ultimi 5 anni Poste Italiane ha mantenuto costante la presenza degli uffici postali sul territorio nazionale, nonostante un forte decremento degli accessi negli uffici dovuto a una sempre maggiore fruizione dei servizi e dei prodoƫti digitali. Ad oggi, infatti, il 97% dei comuni è presidiato da almeno un ufficio postale. D’altro canto, l’offerta dei servizi bancari ha subito una riduzione analoga, con un decremento degli sportelli pari a circa il 20% a livello nazionale”.