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dopo 8 anni di calvario

A processo per straordinari "fantasma", assolti in Cassazione due carabinieri

In foto: la caserma dei carabinieri di Rimini
la caserma dei carabinieri di Rimini
di Lamberto Abbati   
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mer 18 dic 2024 20:31
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La Cassazione ha dichiarato nulla la sentenza di Appello che confermava a sua volta quella di primo grado emessa dal Tribunale di Rimini a carico di due carabinieri in servizio alla caserma di San Leo, nell’entroterra riminese, nel 2016. Condannati in primo e secondo grado, i militari dell’Arma sono stati quindi assolti in Cassazione.

Nel 2022 i due carabinieri erano stati condannati per aver falsificato ordini di servizio al fine di farsi accreditare la retribuzione di straordinari che andavano da 14 a 6 euro lordi totali. Cifre esigue che sono valse comunque una condanna in primo grado per i due carabinieri, un 42enne originario di Teramo, condannato a un anno e 4 mesi, e un 43enne originario di Catanzaro, condannato ad un anno, difesi entrambi dagli avvocati Torquato Tristani e Stefano Caroli.

I fatti risalgono al 2016. Stando alle indagini dei colleghi di Novafeltria, coordinati dalla Procura di Rimini, i due militari, in pattuglia insieme, falsificarono una decina di ordini di servizio, facendo figurare straordinari in giorni festivi e orari notturni per la gestione del traffico veicolare in centro a San Leo e pattuglie presso obiettivi sensibili, come il bar della piazza centrale del paese. Le accuse inizialmente avevano ipotizzato la truffa ai danni dello Stato, reato per cui il giudice di primo grado del Tribunale di Rimini, Alessandro Capodimonte, aveva decretato l’assoluzione perché il fatto non sussiste. La scorsa settimana la Cassazione ha messo quindi fine al procedimento giudiziario assolvendo i militari da tutte le accuse con pronuncia di nullità della sentenza di appello. La Cassazione ha disposto la nullità senza rinvio, confermando la totale estraneità dei due carabinieri.