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mercoledì 27 novembre 2024
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I voti dei biancorossi

Coppa Italia Serie C: L.R. Vicenza-Rimini 1-2, le pagelle di Cesare Trevisani

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 27 nov 2024 23:24 ~ ultimo agg. 28 nov 00:39
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VITALI 7. Primi minuti stagionali per lui e dopo un quarto d’ora Capone lo chiama all’opera. Al 30’ invece deve fare una paratona su Greco che anticipa Lombardi sul primo palo. Intuisce il rigore e per poco non lo prende. Nel finale dei regolamentari è al posto giusto sull’acrobazia di Rolfini. Presente anche su Cester, il cui tiro viene deviato e lui s’arrangia bene. Nel convulso finale mantiene nervi saldi e bagna il debutto con una bella stellina sul petto.

CINQUEGRANO 6,5. L’emblema di una gara dai due volti. Nel primo tempo è terribilmente impreciso in tutto quello che fa, posizionamenti e appoggi. Riparte con altro atteggiamento: potrebbe rifarsi già all’alba della ripresa, ma da cinque metri manda la palla fra gli ultras vicentini. Poi brucia Greco sul secondo palo e segna il pareggio. Ci aggiunge altri 15 minuti di presenza costante e poi però sparisce di nuovo. Nel finale, un granatiere come lui doveva risaltare di più.

BELLODI 6,5. C’è poco Vicenza dalle sue parti. Nel primo tempo ogni tanto arriva Greco che scappa regolarmente a Cinquegrano e Lombardi, ma governa tutto con attenzione. Gli arriva sulla testa la palla di ‘Mega’ ma da due passi la schiaccia e tutto svanisce. Si guadagna la pagnotta nel finale nel quale c’è parecchio da soffrire.

GORELLI 6,5. Lavoro a fasi alterne perché il Vicenza a tratti spinge e poi si prende pause. Con mestiere, contiene i danni nella fase complicate e prova anche a buttarsi dentro sui piazzati. Quando c’è da costruire il fortino è questione che gli riguarda e non si lascia pregare. Chiude barcollando, distrutto dalla stanchezza e dai crampi.

LEPRI 5. Causa il rigore su Zamparo per un contatto che forse non c’è, ma il problema se lo cerca sbagliando un appoggio facile che apre la strada al furbo ex Rimini. Non è il primo di un parziale molto negativo per lui e per tutti i compagni.

FALBO 6,5. Nel primo tempo è più impreciso del solito, più timido del solito. Nella ripresa Buscè lo mette fra i tre centrali difensivi, forse per dare più qualità alla partenza del gioco. La mossa paga subito perché il Vicenza resta timido mentre il Rimini si scuote e lui ha spazi per aggiungersi e sorprendere i veneti. Inevitabile la sofferenza nella fase difensiva, soprattutto quando arriva Della Morte. Ci mette qualche pezza anche alla fine.

LOMBARDI 5,5. Primo tempo impalpabile. Nella ripresa si sposta spesso da perno basso, lasciando a Langella il via libera per buttarsi in avanti. A metà ripresa lascia il campo.

FIORINI 5. Per la prima volta ha le chiavi del reparto in tasca. Ci prova a farsi, vedere, ma gioca scolastico e per molti minuti venir fuori con qualcosa che somigli ad una manovra pare impossibile. Prende un giallo e Buscè toglie lui nell’intervallo.

GARETTO 6. Muove i cingoli un paio di volte nel primo tempo, ma sono sgasate solitarie. Lì in mezzo non è facile, con quei ritmi, sorprendere un’organizzazione superiore. Nella ripresa te lo aspetti fra i protagonisti della riscossa e invece porta un contributo marginale. Ha perso un po’ di smalto. Alla fine è assalito anche lui dai crampi e deve mollare la squadra.

ACCURSI 5. L’aridità del gioco lo penalizza, prova a legare il gioco arretrando, ma trova traffico e lì in mezzo ci vogliono ritmo e cilindrata diversa per venirne fuori. Resta negli spogliatoi nella pausa.

PARIGI 6. Niente di giocabile nel disastroso primo tempo. Allora corre alla caccia del pallone ma intorno a lui ci sono solo maglie biancorosse nemiche. Nella ripresa differente del Rimini, subito capocciata da angolo e Massolo gli nega il gol. Poi non trova più un varco e un paio di volte è anche un po’ egoista.

LONGOBARDI 6. Nel suo girovagare fra i ruoli, stavolta è il quinto a sinistra dall’inizio della ripresa e porta vitamine preziose. Venti minuti dirompenti, poi s’adagia un po’. Supplementari solo in chiave difensiva, non sempre puntuale come quando era entrato.

MALAGRIDA 6,5. In avvio di ripresa ci mette poco a presentarsi, peccato che il sinistro trovi il riflesso pronto di Massolo che gliela prende con una super parata. Ci aggiunge qualche strappo dei suoi. Sa cercare lo spazio per ricevere e poi i suoi piedi veloci danno un ritmo nuovo alla manovra, con sterzate che mandano per aria chi lo insegue. Ha un’autonomia ancora ridotta e non riesce ad essere incisivo quando la coperta viene tirata tutta indietro.

LANGELLA 6,5. Il Rimini è differente fra quando è in campo e quando siede in panchina. Non la migliore prestazione, ma sa proteggere i confini dove si muove.

MEGELAITIS 6,5. Torna sulla mediana e il Rimini guadagna in disciplina. C’è del suo nella vigorosa mezz’ora decisiva per la qualificazione. Poi si mette l’elmetto e imbraccia la cazzuola per cementare il muro.

CERNIGOI 7. Si costruisce il 2 a 1 trapanando la difesa vicentina a sinistra, salta netto Fantoni e di sinistro buca Massolo. Gol bellissimo che vale la qualificazione. Non c’è molto altro intorno, ma la zampata è roba di lusso.

PICCOLI SV. Scampoli finali spesi tutti in area di rigore.

Cesare Trevisani