La Dulca Santarcangelo vince in scioltezza con la Giovane Robur Osimo
Dulca Santarcangelo-Giovane Robur Basket Osimo 86-66 (17-19, 48-34, 73-49)
IL TABELLINO
DULCA SANTARCANGELO: Goi 12, Giovannelli 13, Baschetti 2, Macaru 18, Benzi 5, Rossi ne, Rivali 6, Bedetti 4, Mari 5, Frisoni 6, Lombardi ne, Saltykov 15. All. Serra, Botteghi, Miriello.
GIOVANE ROBUR BASKET OSIMO: Ortenzi 16, Strappato 1, Carancini 4, Scabini, Cardellini 5, Ciampaglia 2, Vignoni, Bini ne, Cagnacci 22, Quinzi 5, Tamulis 11. All. Castorina, Novelli, Balercia.
CRONACA E COMMENTO
Una Dulca Santarcangelo sempre più lanciata in questo campionato non fa sconti alla Giovane Robur Basket Osimo che si presenta con spirito battagliero al PalaSGR ma paga alla distanza la solidità del gruppo allenato da coach Serra, che trova buone soluzioni da tutti i propri effettivi. Gli Angels soffrono più del previsto a rimbalzo difensivo, talvolta non sono efficaci nel capitalizzare le seconde opportunità al tiro, specie nel pitturato dove Osimo esprime una fisicità importante, ma rimangono concentrati per tutti i quaranta minuti, difendendo l’imbattibilità e la vetta della classifica.
Avvio del match punto a punto, con gli ospiti che sbloccano il risultato con Cagnacci fin da subito sugli scudi, mentre la Dulca trova buone soluzioni dalle mani di Giovannelli, Saltykov e Rivali. A una bella invenzione di Rivali per Mari replicano Quinzi e Ortenzi che scrivono il momentaneo 10-13 caricando di falli tanto Rivali quanto Mari. Santarcangelo non si perde d’animo e tiene il punto con Giovannelli. Cagnacci continua a sorprendere in attacco, ma la Dulca non è da meno con una tripla di Macaru e una schiacciata di Saltykov che taglia alle spalle della difesa bianconera. Primo riposo sul 17-19. Secondo periodo che viaggia a lungo sulle ali dell’equilibrio: Benzi e Macaru scaldano i polpastrelli oltre l’arco ma Cardellini si carica Osimo sulle spalle. Rivali e Saltykov controbattono alle iniziative di Tamulis e Ortenzi, Macaru è preciso dalla lunetta. Sugli sviluppi di un fallo in attacco sanzionato a Ciampaglia si scaldano gli animi nella panchina di Osimo: nel giro di alcuni convulsi minuti sono costretti ad “accomodarsi” negli spogliatoi prima coach Castorina, quindi il vice Novelli e il dirigente accompagnatore Agostinelli. Macaru non perdona dalla lunetta, Santarcangelo mette la freccia e scappa con l’allungo che si rivelerà decisivo (39-31). All’intervallo lungo Rivali fissa il 48-34.
Al rientro dagli spogliatoi Osimo è ancora in cerca di nuovi equilibri e di serenità mentale dopo le espulsioni che hanno messo fuori causa lo staff tecnico mentre Santarcangelo, guidata da Goi e Bedetti, scappa in fuga. Benzi e Mari trovano ottime invenzioni, Goi si esibisce in numeri da campetto, Saltykov si produce in un coast-to-coast concluso con il punto esclamativo, con la tripla di Giovannelli (73-49) che fa esplodere il PalaSGR. L’ultimo quarto si trasforma in una pura formalità per gli uomini di Serra: Carancini, Cagnacci e Tamulis sono gli ultimi a mollare tra lefila di Osimo mentre Quinzi orchestra la manovra per gli ospiti; Santarcangelo allarga le rotazioni e trova buone risposte da Frisoni e Baschetti, autore di un numero da circo in penetrazione con cui sblocca il suo tabellino. Tutti sotto la doccia sul punteggio di 86-66, mentre esplode la festa tra il pubblico del PalaSGR con ragazzi e genitori impegnati in un “fulmine” celebrativo del successo gialloblu.
IL DOPOGARA
Il commento di coach Serra: “La confusione è stata una caratteristica centrale. Noi abbiamo espresso un gioco un po’ frammentato e su questo occorre lavorare. Le buone notizie sono finalmente la presenza in panchina di Dario Rossi e Tommaso Lombardi, con i buoni contributi in campo di Frisoni e Baschetti e ottimi segnali da Bedetti che sta recuperando la piena forma. Di positivo c’è anche il ritmo e l’aggressività che abbiamo messo in campo. È stato importante cercare di conquistare rimbalzi offensivi; è un aspetto mentale che conta. Sabato prossimo con Ancona arriveremo carichi per una trasferta con una squadra giovane e insidiosa; festeggiamo la vittoria ma senza avere la pancia piena, preparando una partita alla volta”.