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'Occhio al gioco'. Tre incontri sui rischi dall'azzardo promossi da SPI Cgil

In foto: Occhio al gioco
Occhio al gioco
di Redazione   
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dom 17 nov 2024 08:44 ~ ultimo agg. 16 nov 11:27
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La SPI Cgil di Rimini invita agli incontri dal titolo “Occhio al gioco!”, per la prevenzione dei rischi legati al gioco d’azzardo, organizzati in collaborazione con Cooperativa sociale Centofiori, Associazione Parkinson in Rete, Cooperativa sociale Il Gesto, Cooperativa il Maestrale e i Distretti Sanitari AUSL Romagna di Rimini Nord e Sud, in collaborazione la U.O. Dipendenze Patologiche di Rimini e di Riccione. I tre incontri si terranno: mercoledì 20 novembre 2024 alle 15.30 a Cattolica presso la saletta del Centro per la famiglia (p.zza della Repubblica) con la Dott.ssa Chiara Pracucci; giovedì 21 novembre 2024 alle ore 15.30 presso la CGIL di Rimini (via Caduti di Marzabotto, 30), con la partecipazione della Dott.ssa Alessia Bufalo, psicologa dello Sportello GAP Rimini, giovedì 21 novembre 2024 a Bellaria-Igea Marina al Palazzo del Turismo (via L. Da Vinci, 8), alle ore 15 con la partecipazione della Dott.ssa Michela Muccioli, psicologa-psicoterapeuta della U.O. Dipendenze Patologiche di Rimini. Si parlerà di come capire quando il gioco d’azzardo diventa un problema di salute.

Il gioco d’azzardo patologico rappresenta un’emergenza sociale ed economica, colpendo duramente gli anziani della provincia di Rimini. Gli over 65, spesso soli e vulnerabili, sono tra i più esposti a questo problema. In Italia, secondo l’indagine Federconsumatori e CGIL “Il libro nero dell’azzardo”, una persona su quattro oltre i 65 anni ha giocato almeno una volta e il 16% gioca regolarmente. La dipendenza da Gratta e Vinci, slot machines e scommesse sportive sta diventando una vera crisi di salute pubblica. Nella provincia di Rimini, metà dei pensionati vive con poche centinaia di euro al mese, ma circa cinquemila persone spendono annualmente oltre duemila euro in gioco d’azzardo. È un problema che contribuisce alla disgregazione familiare e sociale e che deve destare il giusto allarme sociale al fine di prevenire il fenomeno.