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'davanti a un bivio'

William Raffaeli (PD) sulla manovra del Governo e sulla sanità pubblica

In foto: William Raffaeli
William Raffaeli
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 14 nov 2024 19:17
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William Raffaeli, candidato Pd alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, interviene sulla condizione della sanità pubblica:

La sanità pubblica oggi è in una condizione di criticità senza precedenti. Da medico e candidato, lo dico con franchezza: siamo davanti a un bivio. Da un lato, un sistema che soffre per carenze di personale, per pronto soccorso sovraffollati, per liste d’attesa che rallentano il processo di cura, dall’altro lato, un crescente numero di professionisti che lascia il pubblico per cercare altrove migliori condizioni, andando all’estero o nel privato.

In tutto questo, chi ne paga il prezzo? Sono i cittadini, sono le persone che non possono permettersi alternative o cure private, e vedono crescere disuguaglianze di accesso a servizi che dovrebbero invece essere garantiti a tutti. La manovra finanziaria del Governo, anziché rappresentare un sollievo, lascia la sanità pubblica ancor più esposta.   Senza un adeguato sostegno economico, le già evidenti disparità nell’accesso ai servizi rischiano di trasformarsi in una vera e propria emergenza sociale.

Ecco perché, come medico, ma anche come candidato alle prossime elezioni regionali con De Pascale, dico che il nostro obiettivo deve essere quello di garantire una sanità di qualità, equa e universale, costruita a misura di territorio e vicina ai bisogni concreti di ciascun cittadino. Il nostro sistema sanitario, in Emilia-Romagna, ha una lunga tradizione di eccellenza. Ma non dobbiamo illuderci che questa qualità si mantenga da sola: è necessario un impegno costante e una visione chiara per rafforzare, innovare e avvicinare il sistema sanitario ai pazienti.

Ecco perché il nostro progetto punta a una vera riorganizzazione, capillare e strutturata, con nuovi servizi e presidi: la creazione di nuove Case di Comunità, il potenziamento degli Infermieri di Comunità, e l’utilizzo di strumenti avanzati come la telemedicina per superare le barriere di distanza e migliorare l’accessibilità.

Ma non è solo questione di strutture. Il cambiamento sta anche nell’approccio: vogliamo costruire un sistema basato su una stretta collaborazione tra medici, infermieri, operatori sanitari e le famiglie stesse. Non è più il momento per interventi frammentati o soluzioni temporanee. Serve un modello integrato e stabile, che possa veramente rispondere alle necessità di cura, soprattutto per le persone più fragili. Al centro di questo nuovo approccio, ci sono le cure domiciliari, con particolare attenzione agli anziani e ai pazienti affetti da patologie e dolori cronici.

Questo modello di sanità territoriale richiede anche un investimento importante in formazione e risorse per tutti i professionisti che ogni giorno sono in prima linea. Servono piani di zona che siano non solo scritti sulla carta, ma messi in pratica con forza e determinazione. Perché dietro ogni struttura, dietro ogni dispositivo di telemedicina, ci sono persone, storie, famiglie che contano su di noi.
Non possiamo più permetterci un sistema sanitario che funzioni a due velocità. Per questo, il 17 e 18 novembre, scegliete di dare forza a una sanità pubblica, universale, territoriale e di qualità. Votate De Pascale e scrivete RAFFAELI, perché solo insieme possiamo garantire che la nostra sanità resti un diritto di tutti, senza compromessi e senza disuguaglianze.