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Politica Provincia

Briganti (Lealtà Coerenza Verità). Gli interventi sulla Consolare e il territorio mal gestito

In foto: La Briganti con sostenitori di LCV
La Briganti con sostenitori di LCV
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 6 nov 2024 19:26
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Luciana Briganti della lista “Lealtà Coerenza Verità”, candidata al Consiglio Regionale per la Provincia di Rimini, si trova tra le 500 famiglie che rischiano l’esproprio a causa del progetto di riqualificazione della Strada Statale 72 Rimini-San Marino.

“Si parla di un investimento di 21 milioni di euro per eliminare i semafori e costruire nuove rotatorie – spiega Briganti -, ma questo progetto è un altro ecomostro come quello della Variante alla Statale 16, calato dall’alto ancora una volta senza coinvolgere la popolazione nel processo decisionale, altre cementificazioni che creano problemi all’ambiente in nome di una presunta fluidificazione del traffico. Penso che anche qui i rischi superino i benefici”.
C’è una lezione da imparare dalle recenti alluvioni, che, secondo Briganti, hanno messo in luce le gravi conseguenze di una cattiva gestione del territorio da parte dei nostri amministratori. “I politici spesso si nascondono dietro al cosiddetto ‘cambiamento climatico’ – aggiunge -, ma sono la cementificazione e l’espansione urbana incontrollata che hanno reso il suolo incapace di assorbire l’acqua. Non a caso a Rimini si è coniato il termine “riminizzazione”; per riferirsi all’urbanizzazione selvaggia che ha sacrificato l’ambiente per i profitti immediati derivati dal turismo di massa, aggravando così anche i rischi idrogeologici”.
Briganti propone un approccio integrato alla gestione del territorio: riforestazione anziché cementificazione, pianificazione urbana a impatto zero che miri a creare città più vivibili, che rispettino l’ambiente e migliorino la qualità della vita dei residenti attraverso scelte progettuali intelligenti e sostenibili, manutenzione costante dei corsi d'acqua e degli impianti fognari.

“Non possiamo più affrontare i problemi sorti negli ultimi anni in modo frammentario”, afferma. Un esempio emblematico del problema di questi progetti è che non tengono conto dei reali bisogni dei residenti, e infatti assistiamo alla nascita di decine di comitati cittadini, uno per tutti il Comitato “No alla variante della SS16 Rimini – Tuteliamo il nostro territorio”, che si oppone alla cementificazione di 28 chilometri di aree agricole da Cattolica a Bellaria, dannosi per il nostro territorio e per la salute di tutti i cittadini.
La candidata conclude: “Possiamo e dobbiamo mitigare i danni degli eventi atmosferici agendo con lungimiranza e sostenibilità. Come cittadini siamo chiamati a proteggere il nostro territorio con la stessa cura che dedichiamo al nostro patrimonio culturale. Sono certa che Anas può impiegare meglio questi 21 milioni di euro”.
Cambiare è indispensabile!”.