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desolante quadro regionale

Giornata mondiale del pane. A Rimini "lievitano" forni e aziende del settore

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 15 ott 2024 13:21
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In un quadro regionale non facile per i forni e le aziende di panificazione artigianali la Provincia di Rimini va in controtendenza e a giugno 2024 contava 177 imprese, due in più dello stesso periodo dello scorso anno. I numeri sono stati forniti da Confartigianato Imprese Rimini alla vigilia della giornata mondiale del pane artigianale che si celebra mercoledì 16 ottobre. Al 30 giugno del 2024 le imprese attive del territorio emiliano-romagnolo che producono prodotti da forno e farinacei sono 2.298, di cui l’84% pari a 1.931 unità sono artigiane. In presenza di un calo delle imprese su scala regionale, -172, Rimini è in controtendenza e cresce di due unità. Rispetto al periodo pre-pandemia (anno 2019) le imprese del settore prevedono di assumere più del doppio dei profili, 780 posizioni in più (è il +21,4% per il totale entrate in regione), in crescita anche rispetto al 2022 del +1,4% (è il +4,2% il totale entrate 2023 su 2022). Ma non è facile trovare persone disposte a lavorare nel settore. La quota di figure del settore ritenuta difficile da reperire cresce di 20,2 punti percentuali nel 2023 rispetto al valore del 2022 (38,4%), in accelerazione rispetto all’aumento di difficoltà registrato per il totale entrate (+4,2 punti percentuali).

 

 

La Regione Emilia-Romagna, per valorizzare la professionalità artigiana e garantire il diritto all’informazione del consumatore, ha disciplinato nel 2017 l’attività di produzione e vendita del pane. Il ‘pane fresco artigianale’ deve essere venduto entro 24 ore dalla conclusione del processo produttivo in scaffali riservati e contrassegnati dalla dicitura “pane fresco”.

Dunque, il pane cotto parzialmente, poi congelato per proseguire la cottura in un secondo momento, come quello che si trova quasi sempre nei supermercati, non è considerato fresco. Il consumatore sa, quindi, se sta mangiando pane artigianale o meno e, in tale caso, da dove proviene.

Il pane è il prodotto che compare ogni giorno nel 99% delle nostre tavole – dice Davide Cupioli, Presidente di Confartigianato Imprese Rimini e storico imprenditore nel settore della panificazione – e in ogni territorio viene declinato secondo le tradizioni. Il denominatore comune è la freschezza e quindi la qualità del prodotto. Siamo impegnati nel trasmettere al consumatore le informazioni per un acquisto consapevole perché siamo in presenza di pericolose mistificazioni. Come Associazione da tanti anni promuoviamo un progetto che mira a questo obiettivo e il 16 ottobre aspettiamo i consumatori nei nostri forni per un assaggio di qualità”.