Una classe senza maestra d'italiano. A Torriana la protesta dei genitori
Niente insegnante di italiano per i bimbi della terza elementare della scuola primaria G. Turci di Torriana, facente parte dell’Istituto Comprensivo Ponte sul Marecchia di Verucchio. A rendere nota la difficoltà che stanno vivendo gli alunni sono i genitori della classe che raccontano come è andata: “Alcuni giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico gioivamo nello scoprire, mediante registro elettronico, l’assegnazione del posto lasciato vacante dall’insegnante precedente ad un nuovo docente, che purtroppo non ha mai preso servizio in quanto aveva già avanzato richiesta di aspettativa. Da subito si è sperato in una imminente sostituzione che ad oggi non è mai arrivata. Così si è avviato uno scambio di messaggi nella chat dei genitori, dove mediante la rappresentante di classe si è deciso di scrivere alla dirigenza scolastica per chiedere chiarimenti in merito alla situazione precaria vissuta quotidianamente dai bambini. Purtroppo l’Istituto ha chiarito il bisogno di attendere che la graduatoria provinciale dell’ Usp terminasse per poter procedere all’assegnazione della cattedra attingendo dalla graduatoria interna.
Nel frattempo, le insegnanti delle altre classi dello stesso istituto stanno facendo salti mortali per coprire la cattedra vacante. A 20 giorni dell’inizio della scuola ancora nulla è cambiato “anzi – sostengono i genitori – da parte dell’istituto scolastico continua ad esserci un rimbalzo di responsabilità da parte di un ufficio verso l’altro senza fare chiarezza sulla vicenda in essere. Ad oggi crediamo che si stia negando uno dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana che è il diritto all’istruzione”.
Ieri, 2 ottobre, è stato assegnato alla classe un supplente che però resterà fino ad oggi, 3 ottobre.
“A questo punto ci chiediamo quando sarà assegnata la cattedra definitiva per poter riprendere il percorso scolastico. I genitori ad oggi sono delusi e arrabbiati per il protrarsi di questa situazione e sono pronti a tenere tutti gli alunni a casa fin quando la situazione non sarà risolta e finché le istituzioni non interverranno in modo risolutivo su questa spada di Damocle caduta sui nostri bambini“.