Arrigoni: "La vittoria col Liechtenstein solo un punto di partenza"
I progressi delle Nazionali di San Marino, la cui eco è risuonata attraverso i più importanti canali di informazione mondiali anche e soprattutto grazie al successo in UEFA Nations League sul Liechtenstein, sono sotto gli occhi di tutti. Ai meno attenti, però, i recenti sviluppi potrebbero sembrare circostanziati ed episodici, quando invece affondano le radici in progetti tecnici avviati da qualche tempo in Repubblica.
Lo sottolinea il Coordinatore Tecnico delle Nazionali, Daniele Arrigoni: “Quanto salito alla ribalta della cronaca sportiva internazionale parte da lontano e in primis dal ciclo affidato a Franco Varrella. Sulla stessa scia, va reso merito all’importante e proficuo lavoro svolto da Fabrizio Costantini ed oggi da Roberto Cevoli, che sta raccogliendo i frutti di un’ambiziosa svolta mettendoci tantissimo del suo. Aver vinto la partita col Liechtenstein – ci tiene a sottolineare Arrigoni – non deve essere considerato un punto d’arrivo. In effetti, tutti nel sistema calcistico sammarinese devono essere pienamente coscienti che siamo appena partiti: questo ci impone di alzare ulteriormente l’asticella, puntando ad un ulteriore miglioramento in termini qualitativi di tutte le componenti della filiera calcistica sammarinese. Dall’apice, rappresentato dalla Nazionale – in funzione della quale vengono prese tutte le scelte tecniche –, fino alle Nazionali giovanili ed alla San Marino Academy – che ne costituisce il serbatoio. In particolare, sul settore giovanile dell’Academy non ho la pretesa di assumermi meriti: ho avuto la fortuna di trovare un sistema con grande potenziale, culmine di un felice percorso avviato da tanti anni a questa parte”.
Tornando sulle scelte tecniche a principale beneficio della Nazionale di San Marino, Daniele Arrigoni puntualizza: “L’accelerata nell’inserimento dei calciatori al livello più alto delle nostre nazionali ha fisiologicamente comportato l’attuale penalizzazione delle selezioni giovanili, finanche l’Under 21 stessa. Si tratta di un rischio calcolato che ci siamo sentiti di correre, auspicando di arrivare a regime nei prossimi anni in tutte le categorie di età che vestiranno la divisa biancazzurra”.
Analizzando un dato su tutti, vale la pena ricordare che buona parte dei giocatori che hanno preso parte a San Marino-Liechtenstein avrebbero potuto giocare, per età anagrafica, anche in Under 21 se non addirittura in Under 19. “Anche in tal senso – conclude Arrigoni – vanno letti alcuni riscontri delle nostre nazionali giovanili, private di elementi di spessore che si sono già dimostrati pronti per dare il proprio contributo alla Nazionale di Cevoli”.
FSGC | Ufficio Stampa