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da rimini a riccione

Tenta la fuga a 150 chilometri orari, in auto nascondeva 40 pasticche di Mdma

In foto: una Volante della polzia
una Volante della polzia
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 set 2024 17:31
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Guidava con tasso alcolemico tre volte oltre il consentito ma, soprattutto, nascondeva nel bagagliaio 42 pasticche di Mdma. Gli agenti della Squadra Volanti di Rimini hanno arrestato una 31enne riminese per resistenza a pubblico ufficiale, dal momento che la donna non si è fermata all’alt della polizia, tentando di fuggire a folle velocità.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, intorno all’1.50, la pattuglia decide di fermare per un controllo una Ford Ka. Alla guida c’è la 31enne e, alto passeggero, un’amica. L’auto inizialmente rallenta e accosta sulla destra, però, quando gli agenti si avvicinano al finestrino per chiedere i documenti, riparte a tutta velocità costringendo un poliziotto a spostarsi per non essere colpito. E’ in quel momento che parte un inseguimento a tutta velocità che dal Ghetto Turco, a Rimini, si conclude a Riccione.

L’utilitaria sfreccia fino a sfiorare i 160 chilometri orari, imbocca contromano alcuni sensi unici e ignora i semafori rossi. Passando per Miramare raggiunge Riccione, dove imbocca una strada senza uscita. L’amica lato passeggero è terrorizzata, mentre la conducente appare agitata e poco lucida. Sottoposta all’etilometro, risulta positiva con una tasso alcolemico pari a 1.55 g/l. I poliziotti le chiedono di aprire il bagagliaio, lei scende, tentenna e poi obbedisce. Cerca di nascondere un paio di scarpe, ma la mossa viene subito notata. All’interno ci sono 42 dosi di Mdma. Dalla successiva perquisizione domiciliare spunta altra droga: 10 pasticche di ecstasy, 20 grammi di ketamina, 10 di marijuana e un bilancino di precisione. Nell’abitazione c’è anche il compagno, che dopo essere stato identificato, viene denunciato a piede libero per detenzione in concorso ai fini di spaccio.

Alla 31enne riminese, difesa dall’avvocato Piergiorgio Tiraferri, viene contestata anche la guida in stato di ebbrezza oltre a una lunga serie di infrazioni del Codice della strada. Questa mattina, davanti al giudice per la direttissima, il suo legale ha chiesto i termini a difesa. La giovane, che lavora nella reception di un albergo e ha un contratto a tempo indeterminato, ha spiegato di essere scappata perché presa dal panico. Sapeva di aver bevuto e temeva di essere sottoposta all’etilometro. In merito alle pasticche di Mdma ha detto di farne un uso ludico, ma di non averle mai spacciate. La prossima udienza è stata fissata il 17 ottobre. L’essere incensurata e l’avere un lavoro stabile, ha convinto il giudice a rimetterla in libertà con l’obbligo di firma quotidiano alla polizia giudiziaria.