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Le iniziative

80 anni dalla Liberazione: quando una Rimini distrutta iniziò a rialzarsi

In foto: Palazzo Garampi distrutto dalla bombe
Palazzo Garampi distrutto dalla bombe
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
mar 17 set 2024 15:46 ~ ultimo agg. 18 set 10:17
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Dal novembre 1943 iniziarono trecento giorni di distruzione, morte, paura, violenza. 396 bombardamenti che distrussero oltre l’80% degli edifici lasciando Rimini in ginocchio e deserta con tutti gli abitanti sfollati. Ma il 21 settembre del 1944 fu l’inizio di un nuovo mondo. La liberazione: i soldati greci della III Brigata di Montagna furono i primi ad entrare, dopo che nella notte tra il 19 e il 20 i soldati canadesi si erano aperti un varco a San Fortunato, sul colle di Covignano. Alle 19:15 su un palazzo Garampi distrutto, sventolava la bandiera greca e quella canadese. Quello stesso giorno, mentre ancora le armi sparavano, l’anagrafe riminese registrava due nascite (le uniche) dei piccoli Gherardo e Mafalda. Una storia di distruzione quindi ma anche di rinascita che non deve essere dimentica. E così nell’80° Anniversario dalla Liberazione, il Comune, insieme ad ANPI, Istituto per la Storia della Resistenza e Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha messo in piedi una serie di iniziative dedicate in particolare ai più giovani.

21 settembre 1944, la Liberazione di Rimini. Le iniziative per gli 80 anni

Va detto chiaramente – dichiara il sindaco Jamil Sadegholvaadche la Liberazione del 21 settembre 1944 è per Rimini il nostro mito fondante, la nostra Bastiglia. In quella giornata è nata la Rimini libera, forte, democratica, aperta, refrattaria a ogni tipo di violenza o discriminazione in cui viviamo ancora oggi. Sottolineo simbolicamente il valore della vita che nasce tra le macerie. Quel giorno, a Rimini, nacquero due bambini, Gherardo e Mafalda. Ripartiamo da qui allora, dalla Liberazione e da Gherardo e Mafalda, dal dolore e dalle macerie, verso la nuova Rimini.
Sento il dovere e il piacere di ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per organizzare le tante iniziative. Un tavolo di lavoro che si era costituito già dalla primavera del 2023, per la predisposizione del calendario delle iniziative, partite dall’80° anniversario del I° bombardamento subito dalla città di Rimini (1/11/1943 – 1/11/2023). E che si protrarranno fino all’80° anniversario della liberazione d’Italia (25/4/1945 – 25/4/2025).

Il percorso con le associazioni – sottolinea l’assessora Francesca Mattei prosegue da più di un anno e il loro contributo è stato fondamentale per raggiungere un programma così ricco di iniziative. L’obiettivo era quello di rivolgere tutte le iniziative a un target giovanile e da questa idea sono emerse proposte come il podcast, un format oggi molto apprezzato dai più giovani, il gioco di società e l’evento pubblico con Martin Schulz, aperto anche alle scuole.
Oggi è importante pensare alle generazioni più giovani, perché le testimonianze sono e saranno sempre di meno, per motivi anagrafici, ed è ancora più urgente fare memoria delle testimonianze che gli storici e i testimoni ci hanno lasciato.

Il calendario per l’80° Anniversario della Liberazione di Rimini
Sabato 21 settembre, ore 9.30
Teatro A. Galli, piazza Cavour
Raccontare la guerra per educare alla pace
incontro aperto alle Istituzioni, agli studenti e alla cittadinanza
intervengono:
Martin Schulz, presidente emerito del Parlamento Europeo
Patrizia Dogliani, docente di storia contemporanea Università di Bologna
presenta Cristina Gambini, giornalista Gruppo Icaro
a cura dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e del Comune di Rimini
Piazza Cavour, ore 12.00  
Deposizione di una corona di alloro alla lapide dedicata ai Caduti per la liberazione di Rimini
Venerdì 20 settembre 2024, ore 18.00
Sala della Cineteca, via Gambalunga, 27
La Liberazione di Rimini
presentazione del podcast a cura di Andrea Santangelo
produzione Gruppo Icaro per Comune di Rimini
coordinamento scientifico: Biblioteca civica Gambalunga, Istituto
per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della
provincia di Rimini.
La presentazione sarà preceduta da una introduzione storica della professoressa Patrizia Dogliani (Università di Bologna)
Sabato 21 settembre 2024, ore 17.30      
Sala della Cineteca e cortile Biblioteca, via Gambalunga, 27
Presentazione del gioco da tavolo storico Rimini Libera. 21 settembre 1944. La nostra Resistenza!
a cura dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Rimini, con la collaborazione del Comune di Rimini e della Biblioteca civica Gambalunga, produzione di Gabriele Mari e Gianluca Santopietro per Sir Chester Cobblepot
Domenica 22 settembre 2024, ore 8.30
Ritrovo via Covignano (100 mt. dopo ingresso scuole Marvelli)
Camminata della Liberazione attraverso i luoghi simbolici della battaglia sul colle di Covignano
escursione è organizzata da CAI Rimini (prenotazione obbligatoria 3396665336)
Domenica 22 settembre 2024, ore 11
Partenza dal porto canale di Rimini
Veleggiata per la pace
a cura di Rete Pace Rimini, con il contributo e patrocinio del Comune di Rimini
briefing ore 9 presso il Circolo Velico Riminese
Lunedì 23 settembre, ore 17.30
Sala della Cineteca, via Gambalunga 27
presentazione del libro Caccia ai nazisti, Rizzoli 2023
di Marco De Paolis, Procuratore generale militare presso la
Corte militare di Appello di Roma, prefazione di Liliana Segre
L’autore dialoga con Lorenzo Valenti e Marco Renzi
introduce Alessandro Agnoletti, direttore Isrec Rimini
Mercoledì 25 settembre, ore 17.00
Rotonda Amedeo Montemaggi, p.le C. Battisti
inaugurazione totem monumentale in ricordo
del celebre cittadino, storico della Linea Gotica
Venerdì 27 settembre, ore 17.30
Sala della Cineteca, via Gambalunga, 27
presentazione del libro Batteria, fuoco! Ricordi di un ufficiale del 71°Werfer-Regiment 
durante la campagna d’Italia 1943-1945
di Johann Golda, a cura di Marco Serena, Il Mulino 2024
Il curatore Marco Serena dialoga con Beppe Masetti e Andrea Santangelo.
Partecipa Stefano Pivato.

La nota stampa

Furono i soldati greci della III Brigata di Montagna a entrare per primi a Rimini, nelle prime ore della mattina di giovedì 21 settembre 1944, dopo che nella notte tra il 19 e il 20 i soldati canadesi si erano aperti un varco a San Fortunato, sul colle di Covignano. La pioggia e il vento di quella mattina resero più difficile l’avanzata, portata a termine in serata mentre i tedeschi si ritiravano oltre il Marecchia in piena.
Alle 19:15, sul palazzo Garampi distrutto dalle bombe, sventolava la bandiera greca e quella canadese.
Si poneva così fine a un calvario iniziato il primo novembre 1943, con bombardamenti che, come noto, hanno distrutto oltre l’80% del patrimonio edilizio e infrastrutturale, e che trasformarono Rimini in una città morta, svuotata dei propri abitanti.
Proprio in quel giovedì 21 settembre del 1944, mentre avvenivano gli ultimi combattimenti per la liberazione della città, due uomini si recavano nella delegazione anagrafica n. 6 di Viserba per fare due denunce di registrazione di nascita. Le uniche due registrazioni di nascita (Gherardo e Mafalda) che risultano dagli archivi storici dell’anagrafe di Rimini.
Nonostante le interruzioni di registrazioni, verificatesi dal 2 settembre al 19 ottobre, e le diverse registrazioni tardive, raccolte dall’anagrafe centrale nei giorni e nelle settimane successive, quel 21 settembre risultano venute alla luce due vite. Due nascite, avvenute in uno dei peggiori momenti che la città stava vivendo, a testimonianza della forza della vita e della voglia di rinascita che, nonostante tutto, proprio da quel momento, Rimini avrebbe messo in campo per ripartire e ricostruire ogni cosa.

Il ’44 è stato l’anno che ha registrato meno nascite in assoluto nel Comune di Rimini (284, come risulta dagli archivi della delegazione centrale), a fronte delle 659 registrate nel 1945 e delle 1078 dell’anno successivo (erano 962 nel 1942 e 983 nel 1943).
In particolare, dal novembre 1943 al 21 settembre 1944, giorno della liberazione, Rimini visse trecento giorni di distruzione, morte, paura, violenza. 396 furono i bombardamenti aerei, navali e terrestri che colpirono la città, provocando la morte di 607 civili (427 uomini e 180 donne). Distrutti 4189 fabbricati, danneggiati gravemente altri 3155, lesionati 1997. In totale, 9341 abitazioni, pari a un coefficiente di distruzione dell’82,02%, il più alto fra tutte le città italiane con più di 50.000 abitanti. Dati terribili di una città lasciata in ginocchio, deserta.
Questa storia di distruzione e di rinascita, è raccontata nelle tantissime iniziative organizzate per l’80° Anniversario della Liberazione di Rimini dal Comune di Rimini, in collaborazione con ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Rimini e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG). Un ricco programma che avrà inizio venerdì 20 settembre con la presentazione del podcast “La Liberazione di Rimini”, a cura di Andrea Santangelo.
Da sabato poi, giorno dell’80° anniversario della Liberazione di Rimini, il via al fitto calendario di eventi organizzati per celebrare questa importante ricorrenza, che inizierà con l’incontro Raccontare la guerra per educare alla pace, aperto alle Istituzioni, agli studenti e alla cittadinanza, dove interverranno Martin Schulz, presidente emerito del Parlamento Europeo e Patrizia Dogliani, docente di storia contemporanea Università di Bologna, a cura dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e del Comune di Rimini.
Tra le altre iniziative in programma: la presentazione del gioco da tavolo storico “Rimini Libera. 21 settembre 1944. La nostra Resistenza!”, una camminata attraverso i luoghi simbolici della battaglia sul colle di Covignano, una regata con partenza dal porto canale di Rimini, e ancora presentazioni di libri e l’inaugurazione di un totem monumentale in ricordo di Amedeo Montemaggi, celebre cittadino riminese, storico della Linea Gotica.
A celebrare l’80° Anniversario della Liberazione di Rimini saranno anche i ragazzi con la realizzazione di un intervento di arte muraria individuato tramite un avviso pubblico. Un murales che dovrà sensibilizzare la cittadinanza sull’80° anniversario della Liberazione della città di Rimini. Quest’opera, che preveda il coinvolgimento dei giovani sia nell’ideazione che nella realizzazione, potrà essere eseguita sulla parete dell’ingresso della palestra della Cassa di Risparmio di Rimini, in viale Cuneo n. 11, già inclusa nell’elenco denominato “hall of fame”. Un intervento in cui non è fondamentale l’esperienza dell’autore nel campo della street art, ma è essenziale la capacità di coinvolgere un gruppo di ragazzi e ragazze nel processo creativo e nella realizzazione dell’opera. L’opere infatti dovrà essere idonea per un pubblico di minori e rispettare le Linee Guida recentemente approvate dal Comune di Rimini, che regolano la realizzazione di opere murali urbane nel territorio.