Polizia, i rinforzi vanno a casa prima. Sindacati sul piede di guerra
Non solo la presenza nel riminese dei rinforzi estivi di Polizia non è stata prorogata per le prime due settimane di settembre, come accadeva in passato (almeno per parte del contingente), ma addirittura vengono chiesti uomini alla Questura di Rimini da aggregare alle frontiere italiane per l’emergenza immigrazione. A lanciare l’allarme, con una nota congiunta, sono i sindacati di polizia riminesi che evidenziano come, di fatto, la stagione estiva non sia ancora conclusa, ancor di più con il raddoppio quest’anno del motomondiale a Misano. Il personale è allo stremo, evidenziano, e la delusione è difficile da digerire. I sindacati ricordano poi le promesse fatte dal Viminale “poco prima dell’inizio della stagione estiva, con una lettera agli amministratori locali che a gran voce richiedevano il potenziamento delle forze dell’ordine in provincia e che per tutta risposta hanno ottenuto una riduzione del periodo di aggregazione dei rinforzi estivi, rispetto agli anni scorsi”. A suonare ancora più come una beffa il fatto che quest’anno il contingente estivo era anche più nutrito rispetto al passato, circa 70 agenti. Dal 31 agosto se ne sono andati tutti.
La nota dei sindacati
“I sindacati della polizia di stato della provincia di Rimini compatti, esprimono la loro forte preoccupazione per la mancata proroga dei rinforzi estivi per il mese di settembre. Negli anni passati, il dipartimento della p.s. su richiesta del Questore di Rimini, prorogava l’aggregazione di parte dei colleghi di rinforzo, anche per un periodo del mese di settembre, tutto questo per sopperire alle esigenze di una stagione estiva non ancora conclusa. Quest’anno tra l’altro, le problematiche di ordine pubblico sono addirittura maggiori, con lo svolgimento nel mese di settembre di due gran premio moto Gp di Misano Adriatico di rilevanza mondiale. Ad ulteriore beffa, oltre a non prorogare i rinforzi estivi, dal dipartimento della p.s., richiedono uomini alla Questura di Rimini da aggregare alle frontiere italiane per l’emergenza immigrazione. I colleghi impiegati nello svolgimento dei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico, dopo un’estate non ancora conclusa, sono allo stremo delle forze, continuamente sollecitati dalle istituzioni e dall’opinione pubblica a garantire sempre di più, la propria presenza. L’attenzione posta alla riviera di Rimini nell’invio di personale aggregato con un numero superiore rispetto ad altre località turistiche, denota una distonia rispetto alla successiva decisione di non prorogare l’aggregazione per la prima quindicina di settembre come avvenuto negli anni scorsi. Peraltro come dimostrano i recenti fatti di cronaca avvenuti presso l’ospedale Infermi di Rimini, è fondamentale poter contare su personale aggregato in supporto alle volanti che in quella circostanza si sono trovate ad affrontare un pericoloso esagitato con pochi uomini, lasciando il restante territorio di competenza senza pattuglie specializzate. Queste organizzazioni sindacali esprimono tutta la loro delusione rispetto alle promesse del Viminale, effettuate poco prima dell’inizio della stagione estiva, con una lettera agli amministratori locali che a gran voce richiedevano il potenziamento delle forze dell’ordine in provincia e che per tutta risposta hanno ottenuto una riduzione del periodo di aggregazione dei rinforzi estivi, rispetto agli anni scorsi. Tutto questo, nonostante con la recente gradita visita del Ministro dell’Interno presso la Questura di Rimini, durante la quale il ministro ha sicuramente preso atto del consistente sforzo a cui sono sottoposti gli operatori di polizia“.