Trasloco classi della scuola Saffi di Santarcangelo. Monta la protesta delle famiglie
I lavori per l’adeguamento sismico alla scuola media Saffi di Santarcangelo non finiranno prima dell’inizio dell’anno scolastico e il comune ha deciso di correre ai ripari decidendo il trasferimento di alcune classi nel plesso dell’elementare Pascucci e di altri in quello di San Vito. Una decisione che non ha convinto i genitori che nella giornata di lunedì hanno avuto un incontro con il sindaco Filippo Sacchetti che, nonostante le scuse e le spiegazioni date, non è riuscito a placare la loro protesta. Le famiglie come controproposta hanno messo sul piatto l’ipotesi di montare alcuni container per ospitare nei mesi prima della fine del cantiere le classi.
Quello che è accaduto il primo cittadino lo ha messo nero su bianco su un post sui social: “Da qualche settimana – scrive – siamo stati messi a conoscenza del fatto che i lavori di adeguamento sismico alla palazzina B della succursale Saffi stanno andando avanti con un ritardo tale che non ci consente di prevedere se si concluderanno per l’inizio del nuovo anno scolastico. In poche settimane abbiamo lavorato a una soluzione che potesse garantire: le migliori strutture adeguate alla funzione scolastica, forma e sostanza adeguate alla continuità didattica, trasporti e collegamenti che non vadano a stravolgere le esigenze dei ragazzi e delle famiglie. Da qui nasce una prima proposta che ieri è stata presentata di trasferire temporaneamente sei classi (tre seconde e tre prime) alla scuola primaria Pascucci e quattro classi (tutte terze) alla scuola primaria Ricci di San Vito. Nel corso dell’incontro abbiamo anche accolto le perplessità e le proposte dei genitori, che vaglieremo nelle prossime settimane, prima di un nuovo incontro che fisseremo la settimana dopo Ferragosto, per capire insieme se possa esserci una soluzione migliore dal punto di vista della sostenibilità economica e della fattibilità in termini di tempi. Siamo consapevoli del disagio causato alle famiglie, ai ragazzi e alle ragazze da questa situazione imprevista: con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione continueremo a sollecitare l’impresa affinchè concluda i lavori nel più breve tempo possibile”
La risposta delle famiglie non si è fatta attendere: “Forse pubblicando anche su Facebook la sua versione dei fatti confezionata a tavolino per l’incontro avvenuto (su richiesta dei genitori) qualche giorno fa, il Sindaco Sacchetti si aspettava di raccogliere consensi, oppure è stato un modo per capire quanto grande fosse il problema e il dissenso? I genitori hanno voluto manifestare tempestivamente il proprio “malcontento”, i più discreti con un semplice #ASANVITONONVOGLIOANDARE, altri fortemente indignati e arrabbiati dalla gestione della vicenda, hanno commentato non solo il post, ma hanno fatto emergere una serie di problematiche a cui certo il comune dovrà dare risposta e che non potrà risolvere semplicemente garantendo il trasporto pubblico a zero spese per tutti i ragazzi coinvolti. Il Sindaco ha infatti dichiarato che con la soluzione da loro prospettata non ci saranno rilevanti variazioni nell’orario di arrivo e partenza (pura fantascienza!!) nè spese aggiuntive a carico delle famiglie, ma a quanto pare questo non sarà sufficiente a calmare la protesta dei genitori che hanno espresso durante l’incontro, l’assoluta contrarietà allo spostamento a San Vito e nutrono molte perplessità sulla gestione proposta. La distanza da percorrere, non è molta in realtà ma se il trasporto servisse per tutti 100 i ragazzi, i mezzi saranno davvero in grado di non lasciare a piedi nessuno e di farli arrivare in tempo? Come riuscirà la scuola a garantire una modulazione di orario di lezione con professori che si spostano su più plessi senza che ci siano ritardi o che i ragazzi si trovino con un accavallamento di orari dello stesso docente per evitare troppi spostamenti? E’ FUORI DISCUSSIONE CHE IL DIRITTO ALLO STUDIO per questi ragazzi di terza media sia fortemente compromesso. Intravediamo già i ragazzi abbondonati a San Vito nelle situazioni di sciopero, con enormi disagi senza mezzi che li riportino a Santarcangelo; e sicuramente subiranno una forte contrazione le attività di laboratorio o i momenti di confronto con le altre classi, dal quale con la soluzione prospettata di San Vito sono già stati esclusi nei momenti di socializzazione con i coetanei. Il post del Sindaco dà un’immagine diversa di quella che è la realtà dei fatti, con una visione davvero utopistica del problema. Dichiara di essere disponibile a valutare altre soluzioni, ma il giorno dopo dell’incontro trasmette ai genitori dei ragazzi convolti le indicazioni per l’eventuale trasporto dalla scuola Saffi a San vito ovviamente già preconfezionata da tempo; quando invece il Comune non si è preoccupato di chiedere alcuni preventivi aggiornati per i moduli prefabbricati che sarebbe stati necessari per una valutazione sulla scelta migliore da proporre ai ragazzi (fornendo durante l’incontro dati esorbitanti di un unico preventivo in suo possesso). Aver rimandato la questione a dopo Ferragosto, quando per avere il preventivo di 4 prefabbricati basta una telefonata, ha molto amareggiato i genitori che credono che sia solo un modo per avere la scusa che non ci sono più i tempi. Così ancora una volta, la scuola e i ragazzi pagano le conseguenze di una gestione poco trasparente, che da settimane come lo stesso sindaco ha dichiarato sapeva dei ritardi, ma che per mancanza di volontà ha cercato la via più semplice e forse nemmeno la più economica, MA CERTAMENTE non la più giusta.