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vietato accendere fuochi

Alto rischio di incendi. Scatta l'allerta massima anche nel riminese

In foto: Rimini 26-07-2024 - Incendio sterpaglie via coriano-feleto. © Manuel Migliorini / Adriapress.
Rimini 26-07-2024 - Incendio sterpaglie via coriano-feleto.  © Manuel Migliorini / Adriapress.
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 1 ago 2024 14:33
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Scatta sabato 3 agosto e proseguirà fino a domenica 1^ settembre, lo stato di “grave pericolosità” (colore arancione) per il rischio di incendi boschivi nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Nelle altre province si conferma lo stato di attenzione, già in vigore, corrispondente al codice colore giallo. Solo nell’ultima settimana sono stati registrati dai Vigili del Fuoco 45 incendi di estensione uguale o superiore all’ettaro (i più significativi a Gatteo, in provincia di Forlì-Cesena, e nel riminese). Tra gli elementi di rischio è stata valutata anche la maggiore presenza antropica, su costa e rilievi appenninici, nel mese di agosto.

Il provvedimento è stato emanato con atto del direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale, in seguito alla consueta riunione di coordinamento cui hanno preso parte anche il Centro funzionale Arpae-Simc e la Direzione regionale Ambiente.

Le previsioni meteo a lungo termine, elaborate da Arpae-Simc, indicano la prevalenza fino a fine agosto sull’Emilia-Romagna di un campo anticiclonico con temperature massime elevate, e precipitazioni al di sotto della media stagionale. L’indice di suscettività per il rischio incendi è alto nei settori occidentali e molto elevato nelle pianure orientali. Anche l’indice di propagazione risulta in progressivo aumento. Lo stato di grave pericolosità (codice colore arancione) potrà essere esteso se le condizioni climatiche e le previsioni lo richiederanno anche alle province occidentali della Regione (Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena).

Con il decreto di grave pericolosità viene stabilito il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiammescintille o braci, all’interno delle aree forestali. Sono anche vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie.

All’aumento dei divieti corrisponde un inasprimento delle sanzioni. Chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi può subire sanzioni fino a 10.000 euro. Sotto il profilo penale, è prevista la reclusione da 4 a 10 anni, se l’incendio è doloso (provocato volontariamente); ma anche se l’atto è solo colposo (causato in maniera involontaria), per negligenza, imprudenza o imperizia, si può essere condannati a risarcire i danni.

Alla sede dell’Agenzia a Bologna, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20, è attiva già dal primo luglio la Sala operativa unificata permanente dove operano insieme funzionari dell’Agenzia, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali e volontari di protezione civile. In orario notturno il servizio di reperibilità sulle 24 ore viene garantito dalle sale operative dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco. Squadre dei Vigili del Fuoco e del volontariato di protezione civile sono impegnate in attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi, e si interfacciano con le pattuglie dei Carabinieri forestali. Con la grave pericolosità, i volontari di protezione civile hanno esteso la sorveglianza di boschi e pinete dal sabato e domenica a tutta la settimana: nelle 5 province in arancione opereranno 28 squadre.

Si raccomanda ai cittadini di tenere comportamenti responsabili, bastano poche e semplici regole per evitare di mandare a fuoco un bosco. In caso di avvistamento di un incendio boschivo, chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco). Per la segnalazione di illeciti e di comportamenti a rischio, il numero è 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale)