Indietro
menu
85 volontari completano i viaggi delle vittime

Nel ricordo della riminese Flavia Casadei: su Rai 3 un film dedicato alla strage di Bologna

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 31 lug 2024 15:36 ~ ultimo agg. 15:40
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Passeggeri che non hanno mai potuto completare il loro viaggio, macerie e dolore dappertutto. Si avvicina un altro anniversario della strage di Bologna, quando il 2 agosto del 1980 una bomba scoppiò alle 10.25 nella sala d’attesa della stazione del capoluogo emiliano. E tra quelle valigie bianche che 85 volontari porteranno verso le destinazioni che quelle vittime innocenti non hanno mai raggiunto, c’è anche quella, simbolica, che ha portato a termine il viaggio della riminese Flavia Casadei, partita da Rimini quel sabato 2 agosto del 1980 per raggiungere Brescia dove l’aspettava uno zio, e dove non arrivò mai, vittima della bomba scoppiata alla stazione di Bologna dove attendeva la coincidenza.

Dopo la proiezione in piazza Maggiore a Bologna dello scorso anno, il film di Giulia Giapponesi “Quel dolore non è immobile”, realizzato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime e il Teatro dell’Argine, andrà in onda su Rai3 la sera del 2 agosto, per poi essere disponibile gratuitamente sulla piattaforma RaiPlay.

Si tratta spiega Emma Petitti dell’Assemblea Legislativa che ha curato il progetto di una grande opportunità per tutto il grande pubblico del servizio televisivo di non perdere la memoria. Il film racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati “a destino” a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione“.

“Uno strumento, quello del linguaggio narrativo legato al teatro e al cinema con cui come Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna rinnoviamo il nostro impegno per la verità e per la giustizia. Prima del corteo, incontrerò i famigliari e le istituzioni per ribadire il nostro impegno per verità e giustizia, e far sì che la memoria del 2 agosto 1980 sia per tutti noi un monito e un impegno”.