Al Maccolini 15 nuovi posti e il progetto "Casa di riposo libera dal dolore"
Si amplia l’ospitalità dell’istituto Maccolini di Rimini. Oggi alla presenza delle autorità è stato inaugurato il nuovo reparto della CRA nel cuore della città, che porta i posti dagli attuali 141 a 156. Dieci delle 15 nuove disponibilità sono in accreditamento Ausl. Al termine dell’evento la presentazione al Vescovo Anselmi della nuova realtà.
Un intero piano ristrutturato e curato nei piccoli dettagli per accogliere le tante richieste che arrivano alla storica sede di via D’Azeglio. Uno spazio, intitolato ad una delle fondatrici della Congregazione delle suore di carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, per tutti suore di Maria Bambina.
“Abbiamo creato questo nuovo reparto – ha dichiarato Suor Emilia Valente medico e responsabile sanitario della struttura – non solo per ampliare il numero della capacità ricettiva della struttura ma anche per garantire servizi migliori e sempre innovativi. Santa Bartolomea ha speso la sua intera vita alla cura dei più deboli e proprio nel 1832 insieme alla compagna Caterina Gerosa decidono di Fondare la Congregazione che inizierà la sua opera negli ospedali e a servizio dei malati. Con questo spirito affrontiamo giornalmente le problematiche degli anziani che devono vivere con dignità e serenità i loro ultimi anni su questa terra.”
E proprio da questo spirito di cura che si è deciso di avviare all’Istituto Maccolini un nuovo importante progetto grazie alla preziosissima collaborazione con il
Prof. William Raffaeli, Presidente della Fondazione ISAL che da anni si occupa di terapia del dolore anche negli anziani.
“L’anziano con patologie croniche degenerative – ha spiegato il Professor Raffaelli – può spesso non riferire dolore ritenendolo giustificato in età avanzata o a causa della sua condizione di
malattia. Il dolore inespresso è un grave problema che affligge la popolazione anziana specie se in presenza di fragilità personale o difficoltà cognitive. Per questo motivo è fondamentale che l’equipe di assistenza all’interno della casa di riposo sia formata e preparata per capire se c’è presenza di dolore ed intervenire subito. Siamo estremamente contenti di mettere in pratica gli studi di questi anni della mia Fondazione a servizio di una delle realtà più conosciute della Provincia di Rimini e ci auguriamo che questo possa essere una prima case history ‘esportabile’ anche in altre CRA del territorio”.
Il progetto “Casa di riposo libera dal dolore” prevede la formazione, da parte di ISAL, degli operatori, un percorso educativo delle persone e dei loro famigliari sul valore di una
salute libera dal dolore, ma anche consulenza specialistica medica e psicologica e definizione di piani terapeutici ad hoc.
Tra le novità in arrivo per settembre gli Open Day al Maccolini: ogni primo sabato del mese le porte della casa si apriranno a tutti coloro che vorranno visitarlo, in uno spirito di comunità, che è ciò che gli ospiti sentono come valore aggiunto di questo luogo.
“Riteniamo importante – ha detto il direttore della struttura Matteo Guaitoli – che una casa di riposo storica della città possa essere aperta a tutti coloro che vogliono conoscerla. Spesso
infatti si entra solo in caso di emergenza per trovare un luogo dove accogliere i propri cari. Riteniamo invece che, soprattutto per il fatto che abbiamo un accreditamento Ausl, sia importante dare a tutti i cittadini l’opportunità di poter conoscere cosa facciamo ma soprattutto come lo facciamo”.