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venerdì 27 dicembre 2024
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insieme alla musica

In attesa del Museo diffuso a Pietrarubbia la scultura è protagonista

In foto: Udendo forme guardando suoni
Udendo forme guardando suoni
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 10 lug 2024 19:00
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Trentacinque anni fa Arnaldo Pomodoro sceglieva il borgo antico di Pietrarubbia per farne la sede dei suoi corsi di Scultura su Metallo e apriva le porte del TAM- Trattamento Artistico dei Metalli, un centro che con i finanziamenti europei fu in grado di formare una leva di scultori e orefici di grandissima qualità alcuni dei quali, ora, di fama internazionale: si pensi a Favelli, autore di opere realizzate per il Quirinale o per la commemorazione della Strage di Ustica a Bologna.

A dieci anni dalla chiusura della grande esperienza del TAM la sindaca Maria Assunta Paolini, da poco rieletta, avvia i lavori per l’apertura del Museo di Arte Contemporanea di Pietrarubbia, un museo diffuso costituito dalle tantissime opere lasciate nel borgo dai maestri e dagli allievi del TAM. “L’apertura del Museo diffuso – spiega – è prevista in Novembre ma non vogliamo perderci l’estate e con Giulietta Gheller, artista urbinate, abbiamo creato un ciclo di quattro eventi in cui, oltre ai suoi lavori, saranno mostrate opere della nostra collezione e, in settembre, da Parma, avremo per una sera le sculture di Pinuccio Sciola “suonate”dal M° Giacomo Monica”. In effetti uno dei tanti aspetti interessanti sarà il connubio tra Scultura contemporanea e Musica Classica,
reso possibile grazie alla consulenza di Anna Mancini, flautista di Macerata Feltria.

Ogni serata sarà dedicata a uno dei quattro elementi in una rassegna dal titolo “UDENDO FORME/GUARDANDO SUONI”. La prima si svolgerà sabato 13 alle 21 e sarà dedicata al Fuoco. Paolo Pompei, scultore che è stato prima allievo e poi maestro del TAM parlerà delle sculture del Centro accompagnando il pubblico nell’osservazione delle opere più importanti. Alla fine del tour i cinque percussionisti piacentini di TEMPUS FUGIT PERCUSSION eseguiranno il loro concerto. “Ci siamo fatte guidare dall’idea del FUOCO: nella scultura il metallo nasce sempre da una fusione, dove il fuoco rigenera i materiali e consente loro nuove
possibilità, e il TAM è un serbatoio infinito di iniziative e realizzazioni in questo senso. La Musica ci è sembrata parlare del fuoco attraverso l'idea del colpo percussivo, del suono che fa vibrare pelle e timpani e che supera la melodia per trovare sintesi più originarie”. Così Giulietta Gheller descrive il primo evento. Da qui si parte e si proseguirà con Acqua (domenica 21) che non ha forma ma che può togliere la forma alle cose e il cui suono sarà richiamato dall’Arpa solista di Agnese Contadini, e Aria (domenica 28) con il quintetto di Flauti IMPETUS FLUTE ENSAMBLE.