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Giornata su malattie dell’orecchio e disturbi all’udito: esami audiometrici gratuiti all’Infermi

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 21 feb 2024 11:33 ~ ultimo agg. 11:35
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Venerdì 1 marzo la SIOeChCF (Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale), con il patrocinio della Organizzazione Mondiale della Sanità, organizza la terza Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle malattie dell’orecchio e conseguenti disturbi uditivi, dal titolo ‘Sordità: una pandemia silenziosa’. L’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di Rimini, diretta dal dottor Marco Trebbi, e il Servizio di Audiologia Foniatria, coordinato dal dottor Daniele Farneti, aderiscono alla iniziativa e aprono il servizio alla esecuzione gratuita di esami audiometrici tonali alla popolazione adulta (più di 18 anni). Per usufruire dell’opportunità sarà possibile prenotarsi telefonicamente in segreteria al numero 0541 653037, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12.

Gli esami preventivamente prenotati verranno eseguiti nella giornata di venerdì 1 marzo negli ambulatori del Servizio di Audiologia Foniatria dell’Ospedale Infermi di Rimini (scala C, piano rialzato) secondo gli orari forniti dalla segreteria al momento della prenotazione.

Le malattie dell’orecchio e i conseguenti disturbi uditivi sono estremamente frequenti. La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. In Italia sono circa 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione (fonte: Censis).

Secondo gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità oltre il 5% della popolazione mondiale (ovvero 430 milioni di persone) convive con una perdita uditiva e le stime prevedono che, entro il 2050, oltre 700 milioni di persone – o 1 persona su 10 – avrà una perdita dell’udito invalidante. L’ipoacusia “invalidante” si riferisce a una perdita dell’udito superiore a 35 decibel (dB) nell’orecchio con udito migliore. La prevalenza della perdita dell’udito aumenta con l’età: tra le persone di età superiore ai 60 anni oltre il 25% è affetto da ipoacusia invalidante.

Numeri, tendenze e conseguenze che giustificano il paragone con una grande pandemia, circondata dal ‘silenzio’ dei mezzi d’informazione e dell’opinione pubblica. Eppure, è dimostrato che riportando la sordità alla sua natura di sintomo di una malattia dell’orecchio e alle conseguenti azioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, le sue sequele possono essere contrastate in maniera sostenibile ed efficace. Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale e ridurre le possibili conseguenze negative. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva. Oltre il 60% dei problemi di udito, infatti, può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona.