Legno dalla foresta Amazzonica e volatili. Il monito di Monumenti Vivi Rimini


C’erano anche i rappresentanti dell’associazione Monumenti Vivi Rimini e del comitato cittadino VIENI OLTRE FRATINO alla presentazione del nuovo piano spiaggia al palazzo del Turismo di Rimini. Il gruppo ha esposto le sue proposte per rinaturalizzare gli spazi dell’arenile promuovendo la vegetazione spontanea ed eliminando il solo fine ornamentale della flora. Sostengono che il lido debba diventare un habitat che tuteli le diverse specie di volatili, dato che alcuni sono a rischio estinzione, come il fratino, la cui presenza è fondamentale poiché indica lo stato di salute di questo ecosistema. Altro tema caldo l’utilizzo del legno utilizzato per la pavimentazione, il massaranduba proveniente dal Sudamerica, dove le coltivazioni di legnami di questo tipo si effettuano in grandi territori sottratti irresponsabilmente alla Foresta Amazzonica con immensi disboscamenti.
IL DOCUMENTO
Al Palazzo del Turismo di Rimini, alla presentazione del Nuovo Piano Spiaggia, in una platea di portatori di interessi, c’eravamo anche noi di Monumenti Vivi Rimini e del comitato cittadino VIENI OLTRE FRATINO, per portare la voce e i diritti della natura. Perché la spiaggia è prima di tutto natura, anche se la nostra città se ne dimentica puntualmente. A tal proposito ci è sembrata assai significativa l’assenza dell’Assessora all’Ambiente Anna Montini.
Venendo al nostro intervento, abbiamo ribadito che le nostre proposte riguardano una rinaturalizzazione vera- non da vetrina- di alcune porzioni di spiaggia dove scorrono corsi fluviali o dove già la natura tenta disperatamente di riprendersi i propri spazi- proposte che quindi possono benissimo integrarsi in questo nuovo piano. Abbiamo ricordato che esiste anche un turismo diverso, un turismo che non cerca una spiaggia standardizzata e spersonalizzata, dove la natura è presente soltanto come ornamento. Un turismo che non apprezza piscine, grandi accorpamenti di stabilimenti e giochi d’acqua (presentati come fiore all’occhiello di questo nuovo piano spiaggia). C’è un immenso bisogno di azioni concrete di ricostruzione di un ecosistema di costa che da decenni è stato totalmente azzerato. Per questo chiediamo che i progetti di rinaturalizzazione siano definiti a partire da un approccio veramente naturalistico, includendo quindi nei gruppi di lavoro non solo botanici e biologi, ma anche ornitologi. Il più piccolo angolo su cui si ricostituirà la vegetazione spontanea potrà diventare un habitat anche per l’avifauna con cui condividiamo la spiaggia: Gabbiani, Piovanelli, Codirossi e molte altre specie tra cui il Fratino, che dovrebbe essere tutelato e valorizzato dall’Amministrazione, non solo perché a grave rischio estinzione, ma anche in quanto indicatore ecologico dello stato di salute di un ecosistema. Nel rapportarsi al Fratino inoltre la nostra Amministrazione esprime una precisa modalità di relazione con una piccola e fragile esistenza che ha bisogno di cura e attenzione: la tutela del Fratino quindi è anche un chiaro indicatore antropologico, ci rivela cioè il livello culturale della nostra comunità.
Tanto l’Assessora Frisoni quanto l’architetto Turchi ci hanno ringraziato delle osservazioni, che tra l’altro avevamo già provveduto a spedire loro via mail, e ci hanno proposto un nuovo incontro per approfondire nello specifico questi temi insieme all’Assessora Montini. Ma noi abbiamo già fatto numerosi incontri con l’Assessora all’ambiente: questo è il momento di dirci se la nostra collaborazione verrà o meno accettata e valorizzata, nei fatti non a parole.
Un dato che vogliamo sottolineare infine è che non abbiamo ricevuto alcuna risposta né sui grandi eventi né tanto meno su un altro tema a noi molto caro: l’uso per la pavimentazione di essenze pregiate come il massaranduba, già ampiamente utilizzato per il Parco del Mare- un legno proveniente dal Sudamerica, dove le coltivazioni di legnami di questo tipo si effettuano in grandi territori sottratti irresponsabilmente alla Foresta Amazzonica con immensi disboscamenti. Come si concilia il tema della sostenibilità ambientale anche ieri sbandierato dalla nostra Assessora Frisoni con questa scelta? Sul tema del legno dal Brasile anche l’assessore Magrini si è mostrato interessato ad approfondire.
Speriamo che sia davvero la volta buona per mettere in campo scelte piccole ma sostanziali e responsabili, a favore di una visione e di un’esperienza della spiaggia che rispetti tanto la natura quanto le diverse anime della nostra città, dato che la sensibilità verso questi temi sta crescendo giorno dopo giorno.