Juventus Next Gen-Rimini 0-0, le pagelle di Cesare Trevisani


COLOMBI 6. Primo tempo praticamente da spettatore. Un brividino sul diagonale di Savona al 70’, sul quale sembra un po’ sorpreso. Nient’altro.
MEGELAITIS 6. Il globetrotter lituano stavolta trasloca a destra in una linea a quattro. Pare più a suo agio che da “quinto” e spesso gioca di furbizia nelle giocate contro i baby bianconeri. Soffre di più nella ripresa quando a sinistra la Juve NG manda i pezzi da novanta ad attaccare: Hasa e Rouhi. Se la cava con giudizio ed esperienza.
PIETRANGELI 6,5. Insegue Sekulov ovunque e il 22enne macedone la vede grigia. Ne chiude mille e se si muove dalla posizione è sempre per tornare vincitore. Pare tornato il “muro” che ben conosciamo, contro cui rimbalzano tutti.
GIGLI 6. Un occhio su Guerra e il solito senso della posizione su ciò che piove dagli esterni. Poi arriva Cerri e paradossalmente va anche meglio.
SEMERARO 6. Quindici minuti aggressivi e poi si ferma un po’. Nella ripresa subisce Comenencia, col talentino olandese che prende metri e Malagrida non è che lo aiuti tanto. Nell’ultimo quarto d’ora rimette le cose a posto e le sofferenze finiscono.
LEPRI 6. Stavolta s’accoppia a Langella davanti alla difesa, con tendenza più ad abbassarsi per aggiungersi alla linea di difesa che salire per giocar palla, cosa che non è proprio nelle sue corde. Il vantaggio più importante che scaturisce dal suo movimento è che Pietrangeli può uscire sempre dalla linea perché c’è copertura assicurata.
LANGELLA 6,5. Si sente con le spalle coperte e allora agisce come più gli piace, in verticale. Primo tempo di ottima fattura. Ripresa un po’ più complicata, ma sempre giudiziosa. Soprattutto se vede 15 metri per attaccare se li prende d’istinto.
LAMESTA 6. Un passo verso la concretezza, con tanta applicazione anche nella fase difensiva. Ripresa più anonima. S’accende al 72’ con un diagonale che sfila fuori di poco. Nel recupero provoca il rosso a Muharemovic, bravo ma esageratamente nervoso e che cade nella trappola.
LEONCINI 6. Gioca al centro nel trio dietro le punte, con un occhio su Damiani. In una gara bloccata, ha sui piedi la conduzione di un break ad inizio ripresa, che però spreca. Lascia i compiti nel finale a Marchesi.
MALAGRIDA 6. Per consuetudine il Rimini va più a destra dove c’è Lamesta che a sinistra dove c’è stavolta Malagrida. Il neoacquisto nel primo tempo tende all’uno contro uno e allo scarico. Ripresa più dentro al sistema di gioco. Resta dentro tutta la gara e alla fine la prestazione c’è tutta.
CERNIGOI 6. Fra tutti i baby della Juventus gli capita proprio un vecchio lupo come Poli, uno da 400 partite fra i prof. Fa una gran fatica, sia perché in quegli spazi non riesce ad essere rapido nei movimenti, sia perché tecnicamente molti tocchi escono un po’ sporchi. Prende un giallo per proteste, poi lascia a cinque dalla fine. Un premio alla generosità.
MARCHESI SV. Rientra con l’intenzione di incidere e non tutte vanno dritte.
IACOPONI SV. Cinque minuti da centravanti, si guadagna la possibilità di un destro dal limite.
Cesare Trevisani