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di Carlo Alberto Pari

Aiutiamoli a casa loro: la verità sull'ipocrisia

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 24 set 2023 11:11 ~ ultimo agg. 11:31
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I Migranti in arrivo dall’Africa, cercano di fuggire dai loro Paesi, non certo perché vessati dalla routine quotidiana, desiderosi di un “selfie” da postare sui “social”. Fuggono dalle guerre, non di rado fomentate da interessi economici rivenienti da lontano. Fuggono da trucidi dittatori, a volte supportati sul “trono” da altri Paesi. Fuggono a causa del colonialismo, che in diversi casi li ha depredati. Fuggono per le variazioni climatiche che hanno accentuato la desertificazione, presumibilmente amplificate, anche dalle emissioni incontrollate degli ultimi decenni, necessarie allo sviluppo di tante Nazioni oggi opulente.

I Migranti in arrivo dall’Africa, raramente trovano un mondo migliore. Tra le massime aspirazioni possibili, un posto di lavoro che gli occidentali disprezzano, spesso faticoso, scarsamente remunerato e non di rado rischioso.

I Migranti in arrivo dall’Africa, molto spesso superano a fatica l’ostacolo del viaggio, per trovarsi di fronte all’insormontabile barriera dell’emarginazione. Difficile trovare una casa, immaginare un lavoro degno, sperare nell’integrazione. Verosimile l’indifferenza, l’abbandono, la solitudine, il disagio. Un tunnel ad alto rischio, che purtroppo, non di rado, spinge inevitabilmente verso la malavita, felice di rifornirsi di manovalanza a basso costo, sulla quale realizzare profitto, scaricando i rischi. Sfruttati anche nel crimine, dai delinquenti conclamati.

I Migranti in arrivo dall’Africa, se non trovano un lavoro che noi non desideriamo, diventano un problema enorme, economicamente insostenibile, socialmente pericoloso, irreversibilmente incontenibile. Eppure in Africa, in tanti hanno partecipato al banchetto, creando ed amplificando i problemi, ma ora, nessuno trova le soluzioni, salvo alcune, complesse o disumane. A) Bloccarli in mare con le nostre navi. L’ipotetica realizzazione è una proposta molto intricata, da ogni punto di vista, legale, politico, operativo B) Chiudere le frontiere e realizzare campi di permanenza. Si creerebbero zone franche, solcate da disperazione e disumanità, sulle quali imporre un necessario, ma discutibile e pericoloso controllo militare. C) Elargire denaro per fermarli alla partenza. Eludendo l’ipocrisia, in diversi casi diverrebbe necessario trattare con dittatori, risulta facile immaginare i mezzi che potrebbero utilizzare. Pagare trenta denari per tentare di risolvere un nostro problema, con la consapevolezza di aumentare esponenzialmente le violenze, le incarcerazioni, le torture, gli stupri, sarebbe l’abisso dell’umanità.

Carlo Alberto Pari