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giovedì 26 dicembre 2024
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Calcio Serie C

Rimini-Perugia 2-2, il dopogara

In foto: Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini
Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 23 set 2023 23:31 ~ ultimo agg. 24 set 18:43
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Perugia 2-2 (leggi la notizia).

Francesco Baldini, allenatore dell’A.C. Perugia 1905: “Per assurdo anche oggi potevamo perderla poi alla fine, perché ha fatto una gran parata il nostro portiere Adamonis. Mi tengo in maniera molto stretta i primi 13 minuti, prima dell’interruzione, perché avevamo totalmente in mano la partita, avevamo fatto due tiri e un gol, l’interruzione ha dato al Rimini modo di riorganizzarsi. Ci era già successo contro il Pescara di rischiare di prendere gol, oggi lo abbiamo preso. Non è una situazione normale perché ha dato la possibilità al Rimini di parlarsi. Chiaramente è colpa nostra perché non ci vogliono cali di concentrazione. Nel secondo tempo ci siamo ritrovati, ha fatto un gran gol Paolo (Bartolomei, ndr), ma quando il Rimini ha fatto i cambi ci ha messo in difficoltà”.

Sulle situazioni che hanno portato ai gol del Rimini. “Abbiamo fatto tre partite in una settimana, ora abbiamo una settimana-tipo per tornare a lavorare anche sulla linea. Ho dovuto trascurare un po’ quel tipo di lavoro. Sicuramente abbiamo margini di miglioramento importanti sotto questo punto di vista. Nel momento in cui ci siamo allungati hanno trovato i giocatori tra le linee. Da quel punto di vista dobbiamo migliorare”.

Si sono visti pochi cross da parte del Perugia. “Non mi sembra di avere giocatori per poter mettere palloni in area, noi abbiamo giocatori tecnici. Abbiamo attaccato la profondità, avendo giocatori tecnici è più facile entrare in area per combinazioni”.

Come ha visto il gol del 2-2 del Rimini? “Abbiamo sbagliato una situazione vicino alla nostra panchina, non so se poi c’era fuorigioco, non ho rivisto il gol”.

Finora gli episodi non vi hanno agevolato. “Per ora non siamo stati agevolati. Gli episodi in questo periodo non ci stanno agevolando. Ho visto un po’ troppe ammonizioni, ma non ci stiamo lamentando dell’arbitraggio e non abbiamo pareggiato per l’arbitraggio”.

Nella prossima gara ospiterete il Sestri Levante. “Ora abbiamo una settimana per programmare questa partita, che per me è particolare. È stato un anno particolare: la prima volta che ho vinto qualcosa con una squadra, abbiamo vinto i play off. Poi ognuno fa il suo lavoro”.

Rimini-Perugia 2-2, il dopogara


Gabriel Raimondi, allenatore del Rimini F.C.: “La squadra ha carattere, e questo senza dubbio, ma è anche una squadra che oggi secondo me, abbiamo sofferto0, lo avete visto, ma a tratti della partita abbiamo messo in difficoltà una signora squadra come il Perugia. Dicevo prima ai ragazzi: noi ci dobbiamo giocare le partite. Se loro continuano a crederci, continuano a migliorare, continuano a pensare che ce la possiamo giocare con tutti, vengono fuori queste partite qui. Nel finale credo che si siano create delle possibilità importanti per andare in vantaggio. Quindi finire così ti lascia quel sapore dolce che pensi che te la puoi giocare con tutti”.

L’interruzione dopo il fumogeno lanciato sulla pista d’atletica dai tifosi umbri che ha fatto andare a fuoco un materasso del salto in alto ha favorito il Rimini, che dopo un pessimo avvio di gara si è ritrovato ed è ripartito trovando subito il gol dell’1-1 e sfiorando in un paio di occasioni la rete del vantaggio. “L’ho detto anche ai ragazzi: quel falò ci ha “salvato” perché credo che loro in quel momento avevano bisogno di ricompattarsi, in quel momento avevano bisogno di una parola d’incoraggiamento, in quel momento avevano bisogno di capire che potevano ripartire da zero e recuperare una partita che si era messa veramente male, ma male perché? Perché non riuscivamo né a giocare né a difendere. E quindi i primi minuti sono stati veramente per tutti noi, per i ragazzi, per me, una delusione. Dopodiché, quando abbiamo capito che potevamo anche fare il Rimini, è venuta fuori una bella partita, una partita combattuta, una partita aperta, che è quello che a me piace. Poter o almeno avere la sensazione che in qualunque momento la possiamo vincere”.

Un problema mentale l’approccio alla gara ? “È difficile dire che è solo una questione di testa: a volte prendiamo qualche minuto in più a prendere le misure all’avversario. Per esempio oggi loro scalavano subito su Tofanari con la mezzala di sinistra, noi ce l’aspettavamo, quello che non riuscivamo a fare è quello che avevamo provato in settimana. E quindi nel momento in cui tu nei primi 5-7-8 minuti non riesci a trovare le giocate, cominci a perdere coraggio, cominci a pensare che la partita è più difficile di quella che hai preparato. Credo che possa essere sì mentale, ma anche dal punto di vista tattico noi possiamo e dobbiamo aggiustare qualcosa. Soprattutto i ragazzi devono cercare di leggere delle situazioni per non andare in difficoltà”.

Quando vedremo dei miglioramenti nelle infilate difensive? “Ci vuole del tempo. È difficile rispondere perché credo che la nostra fase difensiva venga strettamente legata alla fase di possesso. Oggi abbiamo perso una palla in uscita e abbiamo preso gol. Se gli chiedo di buttare la palla lunga e accorciare sicuramente quel gol non lo prendiamo, ma secondo me ne prendiamo altri. In teoria è bellissimo, è semplicissimo: gli chiediamo di giocare bene a calcio, di uscire e non perdere palla. Non è facile. A volte la famosa coperta è un pochino corta. Io supporto questi ragazzi a continuare a incoraggiarli a giocare perché secondo noi è l’unico modo per mettere in difficoltà l’avversario e soffrire un po’ meno. Dobbiamo fare più attenzione sì, dobbiamo magari leggere, come dicevo prima, una situazione più velocemente nella parità numerica verticalizzare di più, e questo fa parte della nostra crescita. Però proveremo comunque a giocare. Se vuoi giocare o almeno vuoi costruire sempre ci sarà il rischio di perdere un pallone, speriamo che non ogni volta che perdiamo una palla prendiamo gol, questo lo dobbiamo migliorare”.

Con l’inserimento di Pietrangeli è saltata per il Rimini la regola degli Under? “Noi abbiamo comunque accumulato un minutaggio, se non sbaglio, che non ci fa giocare esclusivamente con tutti gli under in campo tutte le partite, abbiamo utilizzato qualche partita di più, oggi l’abbiamo utilizzata di meno. Secondo noi rispetta la regola”.

Leonardo Ubaldi, attaccante del Rimini, autore del gol del 2-2. Questa volta non si è alzata la bandierina, a differenza di Pescara, quando le è stato annullato un gol regolare. “Il calcio è bello per questo: martedì mi è stato tolto un gol regolare, però oggi sono riuscito a fare nuovamente gol, un gol emozionante, che porta punti importanti contro una squadra forte. Ma noi siamo una squadra altrettanto forte e ce la giocheremo con tutti”.

È un Rimini a trazione anteriore, poi ci sono momenti di amnesia. Manca un po’ di equilibrio? “Delle volte magari tendiamo ad attaccare in troppi e ci scomponiamo, questo perché vogliamo vincere. Durante la settimana lavoriamo molto con il mister sulla fase difensiva, e arriveremo sicuramente a prendere qualche gol in meno. Adesso mettiamo tutta la testa nel preparare la partita con il Cesena”.

Quanto durante tre giornate di squalifica ereditate dalla passata stagione sognava il momento del rientro? “È tutta l’estate che ci penso. Voglio fare un ringraziamento al mio preparatore Marco Baglioni, che mi ha aiutato ad arrivare il più pronto possibile. Non vedevo l’ora di scendere in campo, credo di averlo fatto nel modo giusto”.

Christian Langella, centrocampista del Rimini. “Siamo una squadra che molto spesso va alla ricerca dell’uno contro uno anche a tutto campo, sappiamo che prendiamo qualche rischio in più, però sappiamo che questo modo di affrontare la partita ti può dare di più nella fase offensiva. In queste partite sta capitando sfortunatamente di andare in svantaggio, però alla fine abbiamo avuto la forza di riprenderla e nel finale abbiamo avuto qualche occasione anche per vincere la partita”.

La squadra soffre in difesa anche perché il centrocampo non fa sempre un adeguato filtro? “Stiamo andando uomo contro uno a tutto campo, con due a centrocampo. Anche stasera abbiamo affrontato un centrocampo ottimo e ce la siamo giocati alla pari secondo me”.

Manca un po’ al Rimini l’equilibrio della squadra che lavora assieme da tanto tempo? “Sembrano frasi dette così, ma è la verità: in tanti, compreso io, siamo arrivati tardi, io per esempio sono arrivato a fine preparazione. Inoltre rispetto all’anno scorso sono rimasti due-tre. Secondo me già rispetto alla prima abbiamo fatto notevoli passi avanti. Il lavoro sta pagando e dobbiamo continuare così”.

Quanto è importante questo punto in vista del derby di Cesena? “Indubbiamente è un punto importante perché già col Pineto avremmo meritato qualcosa in più, poi fare punti ti aiuta a lavorare con serenità per preparare questo derby a cui i tifosi tengono tanto, e ci teniamo anche noi”.

Il gol del 2-2 è arrivato su un suo tiro, diventato l’assist perfetto per Ubaldi. “Volevo calciare, poi è arrivato Ubaldi e ha fatto gol”.

Com’è stato il passaggio dal centrocampo a tre al centrocampo a due? “Il passaggio dal centrocampo a tre a quello a due non è un problema, secondo me lo stiamo interpretando sempre meglio questo nuovo modulo”.