Abbattuti 14 tigli sotto la rocca di San Leo. Legambiente chiede motivazioni
Da un paio di mesi 14 tigli di notevole diametro, disposti in filare a lato della strada subito sotto la fortezza di San Leo, sono stati recisi alla base. Un taglio di cui Legambiente Valmarecchia vuole sapere il motivo: “per il momento – spiegano – non interveniamo sul danno paesaggistico e ambientale procurato dall’abbattimento non selettivo degli alberi, i migliori amici dell’uomo, oltretutto in area vincolata. Preliminarmente, dobbiamo affrontare il problema altrettanto grave della mancata assunzione di responsabilità e del disinteresse che ad oggi le Autorità hanno mostrato alla denuncia di quanto avvenuto”.
Legambiente spiega di aver fatto richiesta di spiegazioni sia al comune sia alle forze dell’ordine, ma di non avere ricevuto risposta: “a due mesi dall’accaduto nessuno ha ritenuto, almeno a posteriori, spiegare le ragioni di un intervento di tale portata ma a tutt’oggi non è dato sapere chi abbia ordinato l’abbattimento, chi abbia accertato che tutte le 14 piante del filare fossero identicamente ammalorate al punto da dover essere tutte abbattute, chi sia stato incaricato di abbatterle, chi abbia ritenuto finanziare l’abbattimento”.
“Risulta incomprensibile che il Comune di San Leo non possa sollecitamente rendere noto se si sia trattato di un intervento ad hoc o di un intervento previsto all’interno di un più ampio progetto appaltato e, a maggior chiarezza, far conoscere l’atto amministrativo con cui si stabilisce l’abbattimento assieme all’autorizzazione della Soprintendenza e alla perizia agronomica che motivi tale drastica soluzione”.