Falsi Green pass con sconto agli amici, arrestato medico di base di Cattolica
Per ottenere un falso green pass bisognava sborsare 250 euro, ma la tariffa per gli “amici” era più che dimezzata (100 euro). I carabinieri dei Nas di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, hanno arrestato questa mattina un medico di famiglia e odontoiatra di 59 anni, iscritto all’ordine dei medici di Bologna, che esercita a Cattolica e vive a Rimini, ora ai domiciliari con le accuse di falso in atto pubblico mediante induzione in errore dell’Ausl, falso ideologico e corruzione. Secondo le attività investigative, il medico convenzionato con l’Ausl della Romagna si sarebbe avvalso dell’intermediazione di due persone di fiducia, un riccionese e la compagna di quest’ultimo di Fano, che avevano il preciso compito di procacciare potenziali clienti in cerca della certificazione verde.
I dati delle persone che avrebbero ricevuto la falsa attestazione venivano inseriti dal medico di base nella piattaforma informativa vaccinale regionale. A lui si sono rivolti non solo alcuni dei suoi pazienti, ma anche sanitari inizialmente sospesi perché non vaccinati e cittadini qualunque provenienti da fuori regione. A tal proposito su 224 dosi di vaccino ben 107 sarebbero state somministrate a persone non residenti nei comuni di Cattolica e San Giovanni in Marignano. Una circostanza anomala che aveva spinto l’Ausl Romagna ad attivare un’indagine interna. Anche una dottoressa consigliera dell’Ordine dei medici di Rimini, a cui era stato fatto il nome del collega oggi arrestato a proposito di un escamotage per ottenere il green pass, aveva scrupolosamente riportato l’indiscrezione ai vertici dell’Azienda sanitaria locale.
Ventotto in totale le persone indagate (tra cui un minorenne), sette i sanitari che hanno ricevuto le misure interdittive del divieto di esercizio della professione. Tra questi figurano un farmacista e una farmacista di Rimini, un ortottista di Rimini, una ginecologa, una psicologa e un fisioterapista di Faenza e un altro fisioterapista di Napoli. Per i due complici del medico, che oltre a reclutare pazienti interessati al falso green pass riscuotevano da loro anche le somme di denaro pattuite col 59enne, è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia Giudiziaria. I Nas, con la collaborazione dei colleghi di Rimini, Ravenna, Pesaro-Urbino e Napoli e sotto la supervisione del pm titolare dell’indagine Paolo Gengarelli, questa mattina hanno perquisito le abitazioni degli indagati e gli ambulatori in cui il medico esercitava, uno a Cattolica e l’altro a San Giovanni in Marignano. Il 59enne, assistito dall’avvocato Massimiliano Starni del Foro di Forlì, rischia la radiazione.