Workers buyout. in Romagna un accordo tra centrali cooperative e sindacati
Centrali cooperative e sindacati firmano accordo in Romagna per promuovere lo sviluppo dei workers buyout
Le centrali cooperative AGCI Emilia Romagna, Confcooperative Romagna e Legacoop Romagna e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL E UIL hanno firmato un accordo per monitorare le crisi aziendali sul territorio e promuovere lo sviluppo dei wbo riconoscendo in questo strumento una risposta importante per le crisi aziendali, la salvaguardia della occupazione e le problematiche di ricambio generazionale. Dopo quello nazionale sottoscritto in gennaio di quest’anno, il protocollo romagnolo è il primo a livello regionale a sostenere il modello dei wbo cooperativi finalizzati al recupero dei posti di lavoro, grazie alla creazione di una cooperativa d’impresa tra i dipendenti dell’azienda in crisi che ne rilevano l’attività, salvaguardando anche il know how professionale acquisito.
E’ un fenomeno che nell’ultimo decennio ha visto un forte impegno della cooperazione in Romagna e ha portato alla costituzione di numerose cooperative come risposta a situazioni di crisi come precisano il segretario generale di Confcooperative Romagna Mirco Coriaci e il funzionario Paolo Baroni che cura da anni questi percorsi: “Confcooperative da alcuni anni lavora assiduamente su questo versante, strutturando un vero e proprio servizio per seguire tutto il percorso quando c’è la volontà da parte dei lavoratori di aziende in crisi di utilizzare il modello cooperativo per darsi un futuro occupazionale. In Romagna abbiamo già numeri importanti di imprese wbo, la metà di quelle costituite a livello regionale. In particolare nel territorio Forli Cesena siamo riusciti a completare l’iter per molte imprese ricreate. Anche attualmente siamo seguendo alcuni percorsi che potrebbero sfociare in imprese ricreate”.