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la nota dei sindacati

Bus a fuoco. I sindacati: non si parli di fatalità, in Start servono assunzioni

In foto: l'intervento dei vigili del fuoco
l'intervento dei vigili del fuoco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 28 dic 2020 16:54
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Le cause che hanno fatto scoppiare le fiamme in un bus nella sera di Natale sulle strade di Montescudo devono ancora essere appurate. A bordo c’era solo l’autista che ne è uscito illeso. “Sarebbe sbagliato però parlare di fatalità” scrivono i sindacati (FILT CGIL Rimini – FIT CISL Romagna – UILTRASPORTI Grande Romagna – FAISA CISAL Rimini – USB) che lamentano un organico non adeguato all’interno delle Officine di Start Romagna. Nell’officina di Rimini sono impiegati attualmente 34 lavoratori a fronte di un parco mezzi composto da 178 autobus con alimentazione diesel e con un’età media di 10 anni, 6 filobus con un’età media di 8 anni, 25 mezzi a metano che svolgono il servizio di scuolabus e 5 autosnodati (18 metri) a metano. A questi si aggiungono 4 macchine per il TRC “consegnate già malmesse“, scrivono i sindacati, e altre 5 in arrivo. “I numeri – si legge in una nota – dimostrano quanto sia necessario e urgente procedere con nuove assunzioni, anche per sostituire i lavoratori andati in pensione“. Ad esempio gli elettrauto sono passati da cinque a tre.L’Azienda – scrivono sindacati – si era impegnata ad assumere a luglio almeno altri tre elettrauto ma a quanto pare questi operai specializzati e con esperienza non si trovano, o meglio, non si trovano per uno stipendio di 1.200 euro o poco più. Si punta allora sui tirocinanti e infatti ne sono stati assunti 4, ma per loro come è giusto, ci vuole tempo perché siano formati. E anche sul tema della certificazione della manutenzione l’organizzazione è carente.

I sindacati evidenziano poi come l’officina di Rimini, costruita una quarantina di anni fa, non sia più adeguata “per lavorare agevolmente tanto da procurare effetti deleteri per la salute degli operai“.

Se si facesse manutenzione preventiva anziché riparazione, i pericoli diminuirebbero” scrivono le parti sociale richiamando l’incidente di Montescudo.

Nello scorso ottobre – conclude la nota – le parti si erano riunite al tavolo aperto per discutere dell’intera riorganizzazione delle Officine Start della Romagna. Purtroppo il tavolo è stato aggiornato a data da destinarsi“.