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lunedì 23 dicembre 2024
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Calcio D

Rimini-Aglianese 1-3, il dopogara

In foto: Brega, autore di una tripletta
Brega, autore di una tripletta
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
dom 29 nov 2020 17:00 ~ ultimo agg. 30 nov 15:41
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Il primo a presentarsi in sala stampa è Cristian Brega, capitano dei toscani e grande mattatore della gara con la sua tripletta che ha deciso l’incontro tra Rimini e Aglianese. “Sono contento per questi tre gol soprattutto perché li ho potuti dedicare a mia figlia, che è nata una settimana fa, e alla mia compagna. Abbiamo centrato una vittoria contro una squadra forte e blasonata, che dovrebbe stare in altre categorie e che ritengo una diretta concorrente per la promozione. Penso che una partita sola non dimostri i reali valori, molto probabilmente oggi siamo stati superiori a loro, ma siamo solo a fine novembre, all’inizio del cammino. Secondo me i valori alla lunga verranno fuori. Oggi bisogna prenderci i meriti: abbiamo fatto una partita quasi perfetta. Contro una squadra forte ci sta subire per qualche momento, abbiamo concesso solo il gol, merito suo (di Vuthaj, ndr) perché ha fatto un eurogol. A fine partita ho preso il pallone e lo porterò a casa a mia figlia Matilde, che anche se ora non capisce capirà. La squadra da battere in questo girone penso sia il Prato, poi ce ne sono 4-5: noi, Rimini, Forlì e altre che possono dare noia. La serie D la vince una e può succedere di tutto”.

Tocca poi al migliore in campo in casa Rimini, Francesco Scotti: “Sicuramente oggi abbiamo subito tanto, è sotto tutti gli occhi di tutti, c’è poco da commentare. Prestazioni personali oggi penso non esistano, oggi tutti dobbiamo farci un esame di coscienza. Nel calcio contano i punti, quello che non va bene è l’atteggiamento perché abbiamo avuto tutto il tempo per preparare la partita e metterci nelle condizioni di affrontare questo campionato tra le protagoniste, oggi non lo abbiamo dimostrato sotto tutti i punti di vista”.

Rimini sotto nella ripresa. “Penso anche nel primo tempo, l’unica vera occasione che ha creato il Rimini è stata una giocata individuale. Oggi bisogna guardarsi allo specchio, capire cosa vogliamo e prenderci ognuno le proprie responsabilità. La nostra squadra secondo me è molto forte: ci sono tanti ragazzi forti, ho avuto modo di conoscerli. I valori si vedono durante l’allenamento, sono molto arrabbiato perché oggi non l’abbiamo dimostrato quando conta. È la domenica che conta e oggi penso sia stata una partita incommentabile: siamo stati inferiori sotto tutti i punti di vista. Io sono deluso perché durante la settimana vedi certe cose e un certo tipo di atteggiamento e quando conta, la domenica, no. La delusione è per non aver fatto quello che secondo me siamo in grado di fare, perché io credo fortemente in ognuno dei miei compagni indipendentemente di chi giochi o non giochi. Oggi chi è sceso in campo non ha fatto vedere di meritare il posto. Anch’io mi aspettavo un altro tipo di secondo tempo. Vista da dietro non c’è stata la cattiveria di dire “arrivo prima dell’avversario”, sulle seconde palle è arrivata sempre l’Aglianese. Se vuoi ottenere il risultato non puoi scendere in campo con questo atteggiamento”.

Parola al tecnico del Rimini, Alessandro Mastronicola: “Loro sono forti, noi gli abbiamo permesso di essere ancora più forti, di farlo vedere ancora di più. Mi aspettavo un Rimini diverso già da inizio partita, non solo nel secondo tempo. Noi abbiamo perso tutti gli uno contro uno e quando perdi tutti gli uno contro uno devi sperare di portare a casa qualcosa. Ma per 90 minuti hai perso continuamente il duello singolo e quando è così non vai lontano. Nonostante la sofferenza iniziale, dopo aver riacciuffato la gara, mi aspettavo che i ragazzi mettessero in campo quel qualcosa in più. Questa sconfitta servirà a tutti, a iniziare da me. Allenarsi e non avere l’obiettivo della partita è una cosa, allenarsi e avere l’obiettivo della partita è un’altra cosa. Quando ti devi preparare alla partita se non sei pronto, se non sei determinato, se non hai una grande personalità rischi di vedere questa partita”.

Si sono viste due squadre strutturate in maniera diversa. “A livello di struttura noi comunque avremmo concesso qualcosa all’Aglianese. Le due rose sono completamente diverse, se vai ad analizzare sulle palle inattive ha fatto il primo gol Brega di testa, marcato da un giocatore strutturalmente come lui. Il problema di oggi è stato a mia avviso l’aver paura di giocare contro una grande squadra, che invece dovrebbe essere una cosa normale. Oggi mi volevo giocare la partita con l’Aglianese alla pari perché io sono straconvinto che noi non abbiamo niente da invidiare all’Aglianese”.

Questa sconfitta ridimensiona le ambizioni del Rimini? “Non mi ridimensiona affatto, anzi mi dà rabbia. Dire che sono avvelenato è dire poco. Da martedì i ragazzi devono capire che la strada non è questa, ma non perché abbiamo perso, è da cambiare la rotta a livello personale. Ognuno di noi deve mettersi in testa che bisogna giocare a calcio per volere arrivare, se poi ci riesci o meno è tutto un altro paio di maniche”.

Francesco Colombini, allenatore Aglianese, fa i complimenti ai suoi uomini. “Noi avevamo preparato bene la partita, sapevamo come fare male al Rimini, siamo stati poi bravi, uso anche la parola eccezionali, perché il Rimini ha trovato il gol con Vuthaj ma per il resto non ha fatto niente, mentre noi oltre ai gol abbiamo creato altre occasioni. Ero io il primo ad essere curioso perché quest’anno sei sempre a rivedere i programmi e la preparazione fisica, conta poi anche quella psicologica. Come ho sempre detto al mio staff secondo noi i ragazzi stanno bene, poi serve la prova in una partita vera. E invece i ragazzi hanno risposto in maniera eccezionale, per cui complimenti ai ragazzi. I margini di crescita secondo me te li vai a creare perché l’allenatore può fare giocare 11 giocatori, ma la forza di un gruppo sono gli 11 in campo e quelli in panchina e in tribuna. Se noi crediamo nella parola “noi” può darsi che una cosa importante la riusciamo a creare”.

Si aspettava qualcosa in più dai biancorossi? “Io sono abituato a guardare solo in casa mia. Riconosco che il Rimini ha un bell’organico, una buonissima squadra, ma io guardo solo l’Aglianese. Non mi piace parlare delle altre squadre. Siamo stati bravi a mettere in campo quello che avevamo preparato in settimana”.

Chiusura con Dardan Vuthaj, autore del gol del Rimini. “Aglianese nettamente superiore non mi sembra, direi ben attrezzata come la nostra squadra, gli episodi hanno deciso la partita. Su un fallo inesistente di Casolla abbiamo preso il secondo gol e la partita è andata in salita per noi. A mio avviso dobbiamo essere più cattivi agonisticamente parlando. Con tutto il rispetto per l’Aglianese qui giochiamo in una piazza importante, parlo per tutti, me per primo, dobbiamo dare qualcosa in più. Loro hanno giocato bene, hanno meritato di vincere, però nettamente superiori no a mio avviso. Si vede dalla mia faccia: penso di non essere uno dei più contenti al mondo in questo momento pur avendo fatto gol, cosa che a livello personale mi dà morale. Dispiace tantissimo perché era una partita importantissima. Il campionato è ancora lungo, ci sono ancora trenta partite se non sbaglio, ma oggi dispiace per la sconfitta”.