Rimini FC, con la salvezza griffata Buonaventura si è chiuso un ciclo? In tribuna Screpis


È questa la foto emblema della stagione del Rimini: Alex Buonaventura che manda un bacio alla telecamera… e idealmente a tutta la tifoseria biancorossa.
Quasi un segno del destino che sia stato proprio lui, il bomber delle prime due stagioni del Rimini FC, in Eccellenza e serie D, a spianare la strada verso la salvezza (poi Alimi ha messo al sicuro il risultato con il suo primo e quindi unico gol stagionale).
I biancorossi restano in C, senza dover pensare a possibili riammissioni per meriti “economici” propri e demeriti “finanziari” altrui. Va così agli archivi la più difficile delle stagioni della gestione Giorgio Grassi, un’annata costellata da errori (i quattro allenatori che si sono succeduti alla guida dei biancorossi sono solo la punta dell’iceberg) ma della quale il presidente farà sicuramente tesoro per il futuro.
Un futuro che potrebbe essere diverso: i rumors parlano di possibili nuovi ingressi in società. Qualcosa accadrà nelle prossime settimane, vedremo se sposterà l’ago della bilancia anche nella stanza dei bottoni o meno. Perché finora Grassi è stato un uomo solo al comando, poco aiutato dalla città.
Ieri di fianco al presidente in tribuna era seduto Giorgio Screpis, direttore sportivo con alle spalle anni di esperienza. L’altro nome “caldo” è quello di Massimo Andreatini, quest’anno responsabile dell’area tecnica della Fermana, che ha già lavorato insieme a mister Mario Petrone a San Marino. Saranno loro gli uomini da cui ripartire? Lo scopriremo presto.
Ma la sensazione è che con la partita di ieri si sia chiuso un ciclo, il primo dell’era Grassi. E l’esultanza di Buonaventura è la migliore ultima pagina di una storia comunque importante, che ha riportato il calcio a tinte biancorosse tra i professionisti.