Sbankiamo: tutta un'altra economia
Nasce in modo curioso perché un imprenditore riminese legge su un giornale della charity inglese MyBnk che si occupa di educazione economica e imprenditoriale e si incuriosisce. Passa poco tempo e si mette in contatto con la giovane fondatrice Lily La Penna, figlia di italiani ma cresciuta a Londra, che ha il merito di aver contribuito a rendere obbligatoria l’educazione finanziaria nelle scuole della Gran Bretagna. Capisce ben presto che il progetto è interessante e decide di contattare la Caritas di Rimini che da anni già entrava nelle scuole per vari progetti educativi. Sbankiamo approda nelle aule delle scuole riminesi a ottobre 2012. L’’esigenza c’è: il nostro Paese è fra i più arretrati per conoscenze economiche, da un rapporto Consob del 2016 emerge che poco più del 40% degli italiani è in grado di definire correttamente alcune nozioni di base, come inflazione. Eppure i dubbi sono tanti: può davvero interessare agli studenti un progetto che tratti di economia? Non è forse un azzardo parlare di gestione del denaro agli adolescenti?
Poche classi accolgono il progetto, è una prova e sarà il tempo a decretarne il successo o meno. Come spesso accade, invece, c’è un passaparola entusiasta fra i docenti e i ragazzi. Il telefono di via Madonna della Scala inizia a squillare sempre più di frequente e la richiesta è sempre quella di partecipare alle formazioni di Sbankiamo : solo nel primo anno di attività le classi raddoppiano arrivando a essere venticinque.
A sei anni dall’inizio dell’attività i ragazzi formati sono oltre 10.000, 24 gli istituti raggiunti, 2.414 le ore di formazione erogate, 395 le classi coinvolte, sei tirocinanti universitari e otto ragazzi in alternanza scuola lavoro. A lavorarci senza tregua sono due operatrici della Caritas che negli anni si sono formate, rimettendosi sui libri e aiutate dal prezioso contributo del personale di alcune banche locali. Sono loro ad aver dato un’identità propria al progetto: Sbankiamo vuole responsabilizzare i giovanissimi all’uso consapevole del denaro. Non regala facili ricette per diventare ricchi, ma pone delle domande fondamentali per crescere adulti consapevoli e pensanti: cosa posso fare con i miei soldi? Cosa si nasconde dietro una maglietta che nelle grandi catene costa cinque euro se non sfruttamento e diritti negati? Quali sono le conseguenze della delocalizzazione?
Sbankiamo non vuole fare proselitismo, si pone però un obiettivo: quello di stimolare il pensiero, di incuriosire i ragazzi in modo che conoscano, siano liberi di pensare con la loro testa e scegliere consapevolmente cosa fare in quanto consumatori. E si pone un altro obiettivo, quello di rendere l’economia un’amica, almeno una compagna di viaggio, non una materia che riguarda solo gli altri, solo gli adulti o, ancor peggio, solo gli adulti che la studiano fra i banchi dell’Università.
Un giorno poi squilla il telefono, sempre quello famoso di cui sopra, è una giornalista della Rai che vuole fare un servizio su Sbankiamo. Quasi non ci si crede che un piccolo progetto nato in una cittadina rivierasca, famosa per altro, per il turismo, la dolce vita estiva, Fellini ad esempio, riscuota così tanto interesse. Diverse collaborazioni anche con l’Università di Rimini e associazioni del territorio nazionale, fra cui la siciliana Bootstrap, che hanno approfondito i metodi di Sbankiamo: giochi di ruolo, quiz, simulazioni, video.
Le scuole sono iniziate da poco meno di un mese e anche quest’anno l’agenda di Sbankiamo è fitta di impegni e nuove iniziative. La fatica, tuttavia, viene ripagata dai riscontri dei giovani studenti, negli anni tante le impressioni positive, ne ricordiamo una semplice ma preziosa di Federica che ha preso parte al laboratorio imprenditoriale: “dopo aver partecipato al progetto durante le mattine a scuola ho deciso di aderire volontariamente anche al progetto IMPRESIDEA . Grazie a Sbankiamo ho capito che mi interessava studiare economia, ecco perché ho deciso che avrei frequentato Ragioneria!”.
Per informazioni: www.sbankiamo.it. info@sbankiamo.it
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