Indietro
venerdì 22 novembre 2024
menu
Icaro Sport

Rimini FC. Presentato il nuovo allenatore Muccioli. Grassi: "L'idea è che resti finché ci saremo noi"

In foto: Tamai, Muccioli, Grassi, Santarini e Fabbri durante la conferenza stampa
Tamai, Muccioli, Grassi, Santarini e Fabbri durante la conferenza stampa
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 7 minuti
mer 24 mag 2017 10:10 ~ ultimo agg. 26 mag 09:57
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 7 min Visualizzazioni 3.986
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Arriva il giorno della presentazione di Simone Muccioli, nuovo allenatore del Rimini FC, che (come anticipato martedì da Newsrimini.it) ha trovato l’accordo con la società biancorossa lunedì sera alle 20.

Il primo a prendere la parola è il patron del Rimini FC, Giorgio Grassi: “Siamo qui per presentare il nuovo tecnico: Simone Muccioli. Ma voglio iniziare come è giusto dal ricordo del presidente Vincenzo Bellavista, a dieci anni dalla scomparsa. Concordo con chi dice che è stato il miglior presidente della storia del Rimini. Voglio ricordare anche gli altri presidenti che hanno fatto grande il Rimini, da Dino Cappelli… Quello che ha fatto Vincenzo Bellavista credo sia difficilmente replicabile nel breve periodo, ma dal punto di vista di quello che è successo nel mondo credo siano più i fallimenti nel calcio delle notizia positive. Il lascito che ci ha lasciato Bellavista credo sia la passione che ha trasmesso alla città. Ho potuto toccare con mano questa passione in questa stagione. Se questa società farà bene sono convinto che il fuoco sotto la brace si riaccenderà”.

È poi il momento dei ringraziamenti: “Voglio ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte dello staff, perché è anche merito loro se oggi siamo qui a parlare di serie D. Devo ringraziare mister Mastronicola, che non è solo nel cuore dei tifosi ma anche nel mio, tutto lo staff tecnico, e il direttore tecnico Roberto Landi, col quale parleremo per un suo coinvolgimento in un ruolo diverso.
Per quanto concerne lo staff dirigenziale devo ringraziare Andrea Boldrini, anche per la raccolta pubblicitaria. Il nostro team manager William Fabbri, che è stato un collaboratore prezioso. Anche lui rimarrà nel nostro cuore per tutto quello che ha dato al Rimini. Stiamo anche lavorando per una riorganizzazione complessiva dei settori giovanili che fanno capo a noi. Sapete che sotto il marchio Fya abbiamo Riccione, Misano e San Clemente. Il ruolo del Rimini da quest’anno diventerà infinitamente più grande perché sarà il capofila di un gruppo di oltre mille giovani. Valter Berlini resterà responsabile del settore giovanile del Rimini, a Riccione c’è Righetti, a Misano Bonetti, ex giocatore della Juventus, e a San Clemente ci sara Alex Vaselli”.

“In questo contesto si inserirà anche Adrian Ricchiuti – continua Grassi, sempre in riferimento al settore giovanile –, che avrà anche il ruolo di team manager, di collante tra la società e la squadra. La nuova struttura societaria rispetto all’anno scorso sarà più snella”.

Ecco il nuovo organigramma societario: “Io spero di essere sempre l’azionista di maggioranza, a meno che qualcuno non voglia entrare in società e in quel caso ne parleremmo. Tiziano Fabbri è l’amministratore delegato, ma anche il responsabile Marketing e colui che terrà i rapporti con l’amministrazione comunale. Pietro Tamai farà il direttore sportivo a tempo pieno e sarà il responsabile tecnico. E Simone Muccioli ed il suo staff alleneranno la squadra. È un po’ lo schema Juventus, dove ci sono quattro persone al vertice della macchina con ruoli ben definiti. Tutte le scelte sono state prese all’unanimità. Questa società sarà molto compatta, le decisioni le prenderemo più in fretta e questa è la nostra missione. Massimo Fabbri ci aiuterà a mettere in piedi una macchina da guerra che ci servirà per affrontare il lancio del marchio, del brand Rimini, che dovrà essere diffuso in tutta la città e che dovrebbe permetterci di aumentare le risorse. I dati finora sono sconfortanti”.

E Sergio Santarini, presente alla conferenza stampa? “Santarini continuerà nel suo ruolo. Quest’anno ha avuto un ruolo fondamentale. Ci auguriamo abbia la voglia di continuare. Io non gli ho neanche parlato”. Santarini accetta subito, resterà il presidente del Rimini FC.

Ecco la presentazione del nuovo mister: Simone Muccioli è un allenatore giovanissimo. Giocava a pallone, come tanti, in porta, era un giocatore scarso (sorride, ndr), poi si è infortunato e ha deciso di fare l’allenatore. Lo fa da 15 anni e in questi anni è salito di una categoria ogni due anni e mezzo. Faccio la prima confessione: quando abbiamo fatto le valutazioni se cambiare lo staff non era la prima scelta. Ma lui fin dal primo incontro è stato quello che mi ha impressionato di più. Quando è uscito il suo nome è diventato molto richiesto. Lunedì abbiamo firmato con lui ed il suo staff (come anticipato ieri da Newsrimini.it, ndr). Provenendo io da altre realtà dove gli allenatori sono rimasti per anni, il nostro augurio e desiderio è che Muccioli sia l’allenatore del Rimini finché saremo qui”.

Le prime parole di Simone Muccioli da allenatore del Rimini: “Non nascondo che sono molto emozionato. Fino alle 11:30 di oggi per me Rimini è stato un punto di arrivo. Poi, dalle 11:30 di oggi in avanti Rimini si trasforma in un punto di partenza e in una grossa responsabilità verso la società, la città ed i tifosi. Ringrazio il presidente, il direttore e tutta la società per avermi voluto e per avermi dato la possibilità di portare con me la persone con cui collaboro e che mi permettono di rendere al massimo. Arrivo con la massima umiltà, in città c’è fame di calcio e di risultati e c’è un progetto che mi stimola al massimo. Sono qui con il massimo entusiasmo, che manterrò fino a che avrò la possibilità di rappresentare questi colori”.

Muccioli si racconta: “Ero un giocatore scarso, come ha detto il presidente. Ho iniziato ad allenare in Terza Categoria e grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato ho sempre ottenuto i risultati che erano stati prefissi fino ad arrivare l’anno scorso al Romagna Centro, sullo scalino più alto del dilettantismo. Passare al Rimini è per me una grande opportunità”.

Lo stesso Muccioli presenta il nuovo staff tecnico del Rimini (non presente alla conferenza stampa). “Siamo in sei, cinque persone più me. Il vice sarà Marco Martini, che ha giocato fino adesso nel campionato interno sammarinese, segnando tantissimi gol; il preparatore atletico sarà Mattia Rossi, che conosco da una vita, è stato con me dalla Terza Categoria; il fisioterapista sarà Costantino Pucciniello, con il quale stiamo facendo anche un lavoro interessante di prevenzione degli infortuni. Paolo D’Agostino sarà l’addetto allo scouting, l’ho trovato l’anno scorso al Romagna Centro e mi sono reso subito conto che la conoscenza dell’avversario in questo campionato è fondamentale. L’ultimo, ma non certo per importanza, è Alessandro Bastia, un match analyst. Noi lavoriamo anche sui nostri allenamenti e nel calcio di oggi è la figura più interessante. Qua ho trovato l’allenatore dei portieri: Luciano Ballestrero, con il quale ho già lavorato a Cattolica”.

Grassi spiega perché non è stato confermato Mastronicola: “Anche a Mastronicola abbiamo detto che era la prima scelta ma che avremmo valutato altre figure. Motivi particolari per la sua mancata conferma non ce ne sono. Quello che stiamo per affrontare è un altro campionato, un’altra storia, un altro equipaggio. Sui tempi, la trattativa con Muccioli si era ingarbugliata”.

Muccioli spiega cosa gli ha chiesto la società e cosa si aspetta dalla città. “Io penso di vivere il rapporto con la città, con il mio staff, nell’unica maniera in cui ho vissuto il rapporto in questi anni: lavoro, lavoro, sudore, voglia di lottare e non mollare mai.
So che qua c’è tanta gente, non ci sono abituato, così come l’anno scorso non ero abituato alla serie D o a subentrare a un altro allenatore. La costante è sempre stata la determinazione, il lavoro e la voglia di non mollare. E questo credo sia uguale in tutte le piazze del mondo. Sono in una piazza dove c’era un allenatore amato, che ha lavorato benissimo.
Quello che mi è stato chiesto è un campionato di consolidamento, un buon campionato. A mio avviso un campionato di consolidamento a Rimini è un campionato importante. Se sono qua mi prendo questa responsabilità e se vengo in questa piazza è perché ci credo. Il progetto che mi ha presentato il presidente è di tornare nel calcio che conta nel giro di qualche anno e io non vedo l’ora di arrivare al 15 luglio
(data di inizio della preparazione)“.

Quale modulo utilizza per le sue squadre? “L’anno scorso ero partito con il 3-5-2, poi non ho pazienza e sono passato al 4-3-2-1 perché mi piace l’aggressione alta, ho difficoltà ad attendere – risponde Muccioli -. L’anno prima ho trovato le stesse dinamiche con altri moduli. Cerco di cucire il modulo addosso ai giocatori. L’unica cosa che non deve prescindere mai è l’atteggiamento. Quando c’è organizzazione, volontà, voglia di sudare, penso che il modulo passi in secondo piano. Dai test atletici alla fine dovremo avere sempre il coltello tra i denti”.

Il rapporto con Adrian Ricchiuti. “Ricchiuti lo conosco, ci siamo sentiti. Penso che Ricchiuti sia la storia del Rimini, quindi per quello che mi riguarda più vicino alla squadra lo porterà il suo ruolo più io sarò contento, anche perché credo sia un esempio per i giovani e credo abbia dato tanto alla squadra in campo anche in quest’ultimo anno”.

Grassi sulla stabilità della società: “La stabilità credo l’abbiamo acquisita. In questo momento mi sento meglio perché ci sono delle affinità con le persone che stiamo scegliendo che magari prima non c’era. Se l’anno prossimo ci fossero altri cambiamenti mi inizierei a preoccupare”.

Per il ritiro, dopo i test a Misano, il Rimini andrà una settimana in ritiro a Montegrimano, Villagrande o Sant’Agata.

Sul rischio di allenare in una piazza come Rimini Muccioli dice: “La possibilità di avere soddisfazioni in questa piazza sono più alte dei rischi. È una piazza tra le più ambite in serie D, ma non prendo in considerazione l’ipotesi che le cose possano non andare bene. In questi venti giorni ne ho sentite tante. Per esempio, che non mi piaccia un giocatore come Buonaventura la ritengo una cosa stupida. Ha fatto 30 gol in Eccellenza, ha una grande duttilità e tra i confermati è forse uno di quelli che ha più esperienza in serie D. Di tutti i confermati è poi forse quello che conosco meglio, un giocatore duttile, importante, forse l’ultimo che può essere contestabile. Ho sentito anche dire che non mi piacerebbe Ricchiuti. Adrian fortunatamente è una persona intelligente, mi ha chiamato. Io non ho l’abitudine di parlare di persone che non conosco bene. Un’altra che ho sentito è che io porto i soldi per allenare, cosa assolutamente non vera”.

Quanto c’è di vero nell’interessamento del Rimini per Alex Ambrosini, prodotto del vivaio biancorosso? “Ambrosini a chi non piace?! Io penso che i giocatori bravi possano convivere per cui non lo vedo come un’alternativa a Buonaventura. Ci stiamo lavorando”.

Il direttore sportivo Pietro Tamai aggiunge: “Cicarevic è confermato” (nel pomeriggio arriverà in redazione anche la nota che ufficializzerà la conferma dell’attaccante per la prossima stagione).

Tra i giocatori allenati nell’ultima stagione c’è qualcuno che vorrebbe portare al Rimini? “Per il completamento della squadra, al Romagna Centro avevo dei giovani interessanti. Anche per gli over stiamo lavorando con il direttore sportivo”.

Interviene nuovamente il DS Tamai: “A parte il discorso di Abdoul e Giua, dobbiamo pensare ad altri under da integrare. Il secondo portiere sarà un under. Pensiamo a 12 under e 12 over, facendo le coppie per ruolo”.

Cosa si porterà Muccioli della sua esperienza al Romagna Centro: “Ogni anno arricchisco il mio bagaglio. Dal Romagna Centro mi porto la grande differenza rispetto all’anno prima a Massa Lombarda. Per non avere le problematiche dell’anno scorso già da lunedì notte stiamo lavorando per impostare il lavoro nella maniera più professionale possibile. Mi porto dietro la professionalità che ci vuole per affrontare questo campionato”.

Quale girone preferisce? “Preferisco avere buoni giocatori, ogni girone ha le sue difficoltà”.