832 ragazzi del Liceo Cesare-Valgimigli coinvolti nel progetto #Sosteniamoci
“Ormai si è stufi di sentir parlare di sostenibilità, eppure ancora non sappiamo nemmeno di cosa si tratta!” Questo il punto di partenza per il progetto #sosteniamoci! di Stefano Parmeggiani, ingegnere ambientale, promosso quest’anno nelle scuole secondarie della provincia di Rimini assieme alla cooperativa Il Millepiedi di Rimini.
“Mi sono messo nei panni di chi dovrebbe ascoltare le prediche di un ambientalista, ed ho capito che non ne avrebbe avuto né tempo né voglia. Se invece capissimo che tutta questa faccenda della sostenibilità ci riguarda da vicino e, soprattutto, che possiamo fare qualcosa (proprio noi, ognuno di noi), allora le cose cambierebbero sul serio. Perché a nessuno piace sentirsi piccolo e inutile, ma a tutti piace sentirsi potente abbastanza da riuscire a dar forma al mondo che vive.” Ecco da dove nasce questo progetto di divulgazione scientifica, che attraverso strumenti leggeri e innovativi quali lo storytelling e l’utilizzo di supporti audiovisivi “racconta” cosa c’è che non va nel mondo di oggi, ma non si limita a quello. “Vogliamo creare un collegamento tra i grandi problemi globali e quello che fai tu ogni giorno, per farti capire che se hai il potere di contribuire a crearli, quei problemi, allora puoi anche risolverli.” Basta conoscerne i meccanismi, quelli che tra Marzo ed Aprile di quest’anno il Dott. Parmeggiani ha spiegato in maniera semplice e coinvolgente a 832 ragazzi di 35 classi (sezioni II e IV) del liceo Cesare-Valgimigli, ad indirizzo classico, linguistico, economico-sociale e delle scienze umane. La dirigente scolastica, Dott.ssa Sandra Villa, e la referente per l’educazione alla salute, Prof.ssa Doria Presepi, in accordo con i docenti del liceo, hanno creduto nell’importanza educativa di affrontare questi temi con i ragazzi, “adottando” un progetto interdisciplinare e molto attuale per stimolare una riflessione seria su temi fondamentali per il loro presente e, soprattutto, per il loro futuro. L’attività non si è quindi esaurita con il momento di conferenza, ma proseguirà all’interno della regolare didattica nel consolidare e approfondire i temi affrontati. Temi come il rapporto uomo/natura, il problema energetico, il sistema agro-alimentare moderno, la gestione dei rifiuti. Tutti trattati in maniera integrata perché “non serve a niente affrontarli uno per volta, dato che è tutto collegato. Attraverso questo metodo vogliamo coinvolgere sempre più persone, ragazzi ed adulti, e creare finalmente una coscienza condivisa sulle grandi tematiche della sostenibilità, ambientale ma anche sociale ed economica, che ci permetta di recuperare il controllo di alcuni meccanismi che di questo passo non ci porteranno lontano.” Dopotutto “il passo più difficile è proprio questo: creare coscienza, perché da lì in poi tutto procede da sé: se sai di avere un ruolo, allora farai la tua parte. Perché sai che ti riguarda, ma soprattutto perché sai di poterlo fare”. Come da motto del progetto: “conoscere è sapere di potere”.L’azione educativa si è dimostrata un fondamentale supporto alle politiche volte al miglioramento, per esempio, della raccolta differenziata o dell’efficienza energetica. E in tutti i casi, miglioramenti nelle performance ambientali si sono tradotti sia in maggior benessere per i cittadini che in risparmi per le istituzioni e quindi per la collettività. L’auspicio è quindi che si continui ad investire sul fronte dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, per il bene di tutti.