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Visita in carcere del Partito Radicale. Migliorata assistenza psichiatrica

In foto: Ivan Innocenti e Sergio Pizzolante
Ivan Innocenti e Sergio Pizzolante
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 21 apr 2025 12:16
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Pasqua in carcere anche a Rimini per il Partito Radicale. La Direttrice Palma Mercurio della Casa circondariale ha accompagnato nella visita la delegazione composta da Ivan Innocenti, del consiglio Generale del Partito Radicale e Sergio Pizzolante deputato nella XV, XVI e XVII legislatura.

La situazione riscontrata nell’istituto conferma le difficoltà presenti ormai da lungo tempo. Le valutazioni a fine visita:

Sezione prima affollata e invivibile: 39 persone per 23 posti regolamentari. È la sezione che già da alcuni anni la AUSL Romagna indica pericolosa per la salute dei detenuti e che deve essere chiusa per ristrutturazione. Di anno in anno si rinviano i lavori nonostante i fondi siano già stanziati. Vero logo di tortura sul territorio riminese. Il Magistrato di sorveglianza riconosce il risarcimento per trattamenti inumani e degradanti. Anche questa è la Pasqua a Rimini. Dovremmo chiederci perché quelle persone sono detenute in quelle condizioni e perché questa cosa non venga interrotta con urgenza.

La sezione dei semiliberi è stata sistemata. A Natale la situazione dell’immobile era grave. Mancano gli ultimi dettagli. È una palazzina donata dal comune tempo fa che richiede anche importanti interventi strutturali. È anche questo uno spazio insufficiente nonostante sia destinato a quei detenuti che svolgono una attività nella società, base del reinserimento. I posti regolamentari sono 11, presenti 18 persone. Le 3 camerate si presentano occupate interamente dai letti, anche a castello, con miseri spazi tra uno e l’altro.

La sezione Andromeda è una sezione a custodia attenuata dove vengono ospitati detenuti tossicodipendenti che si preparano per l’ingresso in comunità di recupero. La sezione ha 12 posti regolamentari ma solo 5 detenuti in trattamento, meno del 50%. Questo dovrebbe essere un luogo principe per il reinserimento e dovrebbe essere sfruttato al pieno delle sue capacità. Invece il suo sotto utilizzo è ormai cronico da lungo tempo. Si lamenta che la scarsità del personale penitenziario è reale ostacolo ai processi organizzativi e di trattamento, oltre alla scarsità di operatori.

Alcuni numeri.

I detenuti presenti in carcere sono 156 per una capienza regolamentare di 118, sovraffollamento del 133%.

I detenuti tossicodipendenti sono 62, il 40%. Stranieri 83, il 53%.

I detenuti in attesa di giudizio definitivo sono 51, il 32%, di cui 38 in attesa di primo giudizio.

Il personale penitenziario è come sempre in sofferenza, all’organico mancano almeno 30 persone.

Dalle risultanze della visita di Natale del Partito Radicale la situazione del servizio psichiatrico era insostenibile; presenza saltuaria per poche ore al mese con una popolazione penitenziaria in grave sofferenza psichica. Il Senatore Marco Croati si è interessato della situazione e ha riportato i dati della visita di Natale in una interrogazione parlamentare dando sicuramente un contributo al miglioramento della situazione.
Abbiamo, nella visita, riscontrato un importante cambiamento nell’area sanitaria. Lo psichiatra ore è previsto per 2 giorni alla settimana per un totale di 6 ore.
Va detto che la situazione della salute mentale in carcere è tragica. Diversi i detenuti che mostrano un rischio suicidario di livello tale da dovere essere osservati. La collaborazione degli altri detenuti è indispensabile e fattiva. La sofferenza psichiatrica comunque è diffusa ed è necessario farsene carico. Ricordiamo che queste persone usciranno ed è bene che abbiano un equilibrio psichico su cui contare“.

I rapporti tra personale e detenuti è sereno e cordiale. L’umanità presente nell’istituto è la base del suo funzionamento in un ambiente in cui sono più le cose che remano contro. Ai detenuti è stata data l’occasione di informarsi sulla Proposta di Legge di Iniziativa Popolare denominata Zuncheddu. La proposta è parte della campagna del Partito Radicale Giustizia Giusta. Il testo prende il nome da Roberto Zuncheddu, rimasto in carcere da innocente per oltre 32 anni. Una volta liberato, è stato lasciato senza alcun mezzo di sostentamento fuori dalla porta del carcere, costretto a camminare verso casa con una busta di vestiti nelle mani. Non è un caso isolato. Sono oltre mille le persone a cui ogni anno viene riconosciuta l’ingiusta detenzione. Persone che vengono devastate nella salute, nella famiglia, negli interessi economici, nel lavoro. La proposta di legge, che porta il suo nome, prevede di assegnare una provvigionale alle persone ingiustamente detenute che escono dal carcere e che sono in attesa del risarcimento. Provvigionale che potrà permettere la sopravvivenza a queste persone devastate dalla giustizia che sbaglia. È stato distribuito un volantino informativo con le indicazioni per poter firmare. La direttrice ha ricordato che a giugno ci sarà il voto referendario è ha invitato a promuovere iniziative informative all’interno del carcere”.