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Terapia Antalgica, inaugurata la nuova sede a Rimini

l'inaugurazione della sede di terapia antalgica

Inaugurata la nuova sede dell’Unità Operativa di Terapia Antalgica di Rimini, dopo il trasferimento del servizio dai padiglioni di via Ovidio. Il nuovo reparto, collocato al 4° piano dell’ospedale Infermi, ha al suo interno 3 ambulatori per l’attività medico-infermieristica, una sala d’aspetto che può contenere fino a 40 pazienti, e una sala per l’erogazione delle terapie infiltrative minori con postazione multifunzionale e monitorizzata, in aggiunta alle normali terapie già di norma effettuate (ozono, infiltrazioni eco guidate, ecc.), a cui si aggiunge la novità della presenza di una stanza dedicata al ricovero in regime di Day Hospital (due posti letto), consentendo la realizzazione di un percorso completo per i pazienti inviati dallo stesso Centro o da altri Spoke/Hub regionali e extraregionali, con indicazione a uno o più interventi quali tecniche di modulazione o lesione in radiofrequenza. Come indicato dalla conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2020, l’AUSL Romagna ha provveduto all’organizzazione e formalizzazione della Rete Aziendale di Terapia del Dolore, all’interno della quale vi è un Hub (la UOC di Terapia Antalgica dell’Ospedale di Ravenna, individuata in base alla casistica e alla complessità delle procedure eseguite) e uno Spoke per l’ambito di Rimini. Parte integrante della Rete sono anche i medici di medicina generale e gli altri specialisti ospedalieri che molto spesso intercettano il problema di salute del paziente affetto da dolore non controllato. “Il lavoro in sinergia tra i professionisti della rete di terapia del dolore è fondamentale per assicurare al paziente la migliore assistenza nel setting più adeguato e la continuità delle cure”, sottolinea il dottor Massimo Innamorato, Direttore UOC Terapia Antalgica Romagna, che ha provveduto al taglio del nastro insieme all’assessore Kristian Gianfreda.

A livello di Regione sono stati definiti due centri ospedalieri Hub (uno a Parma e l’altro appunto in AUSL Romagna, uno per ogni 2,5 milioni di abitanti) e 15 Spoke (ogni 300.000 abitanti).

Sono state erogate annualmente in totale circa 9.000 prestazioni – aggiunge il dott. Innamorato – con riferimento ai dati del 2023. Negli ospedali di Rimini e Santarcangelo vengono svolte le attività di 1° livello ambulatoriali, quali prime visite CUP, visite di controllo, agopuntura/omeotossicologia, ambulatorio procedurale senza fluoroscopia e ambulatorio per il controllo e l’erogazione dei cannabinoidi, mentre nel presidio riminese sono effettuate le prestazioni di 2° livello in sala operatoria con assistenza radioscopica e le prestazioni infiltrative Rx guidate: peridurali/faccette articolari/foraminali/discolisi, procedure di RFP e Periduroscopia. L’equipe è composta dal medico responsabile di Struttura Semplice (dr.ssa Donatella Righetti), tre medici algologi (specialisti in Anestesia e Rianimazione), 1 coordinatore infermieristico e 6 unità infermieristiche. Inoltre, in accordo con la Direzione Medica di presidio e la Direzione Generale, si è già stabilita la creazione di una sala operatoria-ambulatorio chirurgico, dedicata alla Terapia Antalgica, attigua al nuovo reparto (3° piano), che sarà destinata ad assorbire tutta l’attività di 2° livello. Al suo interno è incluso il servizio TAV (Team Accessi Vascolari) creato in collaborazione sinergica con la Direzione Infermieristica, che garantisce l’erogazione di accessi vascolari a medio e lungo termine per i pazienti oncologici e non oncologici. Tra gli obiettivi stabiliti con la Direzione Generale per il 2025-26 vi è la strutturazione di un modello che, grazie all’aumento della pianta organica prevista, permetterà un’ulteriore maggiore integrazione tra ospedale e territorio”.

Il dolore è una patologia che colpisce milioni di persone, ma viene spesso affrontato dai sistemi sanitari con un approccio poco strutturato e a volte disgregato. La popolazione italiana presenta una prevalenza di dolore cronico del 21,7%, che corrisponde a circa 13 milioni di abitanti, con un costo annuale indiretto di 4.556 euro per paziente imputabili ad assenze da lavoro e 1.400 euro come costi diretti a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Ciò si traduce in un costo reale pari a 36,4 miliardi di euro/anno, corrispondenti al 2,3% del PIL.

L’obiettivo della Terapia del Dolore è di garantire interventi diagnostici e terapeutici alle persone affette da dolore, indipendentemente dall’eziopatogenesi, riducendo il grado di disabilità della persona e favorendone il reinserimento nel contesto sociale e lavorativo.

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