Braccio di ferro al TAR
Stadio del Baseball. Rigettati i ricorsi contro il comune di Rimini
In foto: lo stadio del baseball di Rimini (dal sito del comune)

di Redazione

ven 11 apr 2025 17:41 ~ ultimo agg. 18:16
Giovedì 10 aprile il Tar dell’Emilia Romagna si espresso in ordine ai due ricorsi avanzati dall’Asd Rimini Baseball (rappresentata da Ciro Esposito) nei confronti del Comune di Rimini, rigettandoli entrambi.
Con il primo ricorso si chiedeva l’annullamento del provvedimento con cui l’Amministrazione ha ordinato alla società l’immediato rilascio dell’impianto sportivo di via Monaco, a seguito del termine della convenzione scaduta a fine dello scorso anno. Nella sentenza, il Tar si è espresso rilevando che “non sussiste la probabilità di un esito favorevole della causa, per quanto concerne il ricorso introduttivo, in quanto la sub-concessione alla A.S.D. Rimini Baseball è pacificamente scaduta il 31 dicembre 2024 (sentenza T.A.R. Bologna 65 del 21 gennaio 2025) e, pertanto, l’occupazione attuale appare sine titulo”.
Il secondo ricorso è invece relativo all’attività di pubblico esercizio esercitata dalla società all’interno del complesso sportivo. Nel marzo scorso il Comune ha disposto la revoca della SCIA commerciale, con divieto di prosecuzione di attività. Il Tar, anche facendo riferimento al provvedimento di rilascio dell’impianto detenuto “sine titulo” oggetto dell’altro ricorso, ha ritenuto “di non poter apprezzare favorevolmente le esigenze cautelari attesa la legittimità del suindicato presupposto provvedimento prot. n. 62569/2025 del 20 febbraio 2025 su cui si fonda la contestata revoca, risultando allo stato venuto meno ogni titolo di godimento in capo all’ASD Rimini Baseball”.
In entrambi i casi la società è stata condannata al risarcimento delle spese legali.
“Questa duplice espressione del Tar dell’Emilia Romagna – commenta l’assessore Michele Lari – sottolinea ancora una volta, e lo fa in maniera abbastanza netta, come lo stadio del baseball debba tornare nella disponibilità del Comune. I precedenti ci fanno pensare di non essere al cospetto dell’ultimo atto di questa infinita e paradossale vicenda, ma oggi siamo certi una volta in più della legittimità del nostro operato e del diritto di tornare finalmente nella piena disponibilità di un impianto pubblico che è il punto di riferimento del movimento del batti e corri riminese e che rappresenta un pezzo di storia della sport cittadino che merita cura e rispetto”.
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