Soldi per evitare controlli, l'agente della polizia Locale patteggia


Questa mattina, mercoledì 16 aprile, davanti al gup di Rimini, Vinicio Cantarini, ha patteggiato una pena a 3 anni e 4 mesi di reclusione per gli otto episodi di concussione, di cui tre consumati, ai danni di negozianti stranieri con attività a Santarcangelo. A finire indagato un agente della polizia Locale dell’Unione di Comuni della Valmarecchia, difeso dagli avvocati Francesco Pisciotti e Massimiliano Giacumbo, che anziché affrontare un processo con rito abbreviato ha scelto la strada del patteggiamento, a cui vanno a sommarsi le pene accessorie della perdita del posto di lavoro e l’interdizione dai pubblici uffici per due anni.
L’agente, un 53enne campano, residente a Rimini, era stato arrestato nel giugno dello scorso anno (finì ai domiciliari) dopo le denunce sporte da alcuni titolari di attività commerciali della Valmarecchia, ai quali avrebbe richiesto in maniera esplicita somme di denaro che sarebbero servite ad evitare controlli amministrativi. Stando al quadro accusatorio, in alcuni casi avrebbe fatto credere di aver rilevato irregolarità amministrative passibili di sanzioni. Sanzioni che potevano essere ignorate con il pagamento di qualche migliaio di euro. Il pubblico ufficiale in alcuni degli episodi contestati si sarebbe presentato in divisa e con l’auto di servizio, come confermerebbero i filmati dei sistemi di videosorveglianza acquisiti dalla Mobile, diretta dal commissario capo Marco Masia. Ai commercianti ricattati avrebbe inoltre fatto intendere di poter effettuare ulteriori e futuri controlli, che però si potevano eludere corrispondendo somme di denaro.
Gli investigatori avevano effettuato anche una perquisizione nella sua abitazione. Sotto sequestro preventivo erano finite le somme di denaro presenti nel suo conto corrente, ritenute profitto del reato di concussione, circa 16mila euro. Somma per la quale oggi il gup ha disposto la restituzione. Il 53enne, che nel frattempo era stato reintegrato a lavoro, ma in un Comune diverso da dove erano accaduti i fatti contestati, un paio di settimane fa era tornato agli arresti domiciliari per aver minacciato, neanche tanto velatamente, una delle parti offese dalla quale aveva il divieto di avvicinarsi. Da lunedì l’agente è tornato libero ma con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora nel comune di Rimini.
Risarcite le somme concusse, circa 7-8mila euro, e offerta una piccola somma come parziale risarcimento all’Unione di Comuni della Valmarecchia, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Moreno Maresi. E’ probabile, per non dire scontato, che l’ente si rivarrà in sede civile: “Attesa l’intervenuta richiesta di patteggiamento – commenta l’avvocato Maresi –, il giudice non ha potuto decidere nulla circa la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dall’Unione di Comuni Valmarecchia. Appare pertanto evidente che l’ente si riserverà di procedere nelle sedi competenti per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento degli ingenti danni subiti”.