Facevano la spesa ma non pagavano, scoperti e denunciati tre cassieri


Sono stati denunciati a piede libero per furto perché facevano la spesa all’interno del supermercato dove lavorano senza però pagarla. O meglio, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, passavano sotto il lettore ottico solo pochi prodotti, mentre la maggior parte finiva direttamente dentro la busta. Ad accorgersi che i conti non tornavano sono stati i titolari di un supermercato di Rimini, insospettiti da un ammanco che nell’ultimo anno ammontava a circa 30mila euro. Una cifra rilevante emersa dalla differenza tra la merce consegnata al punto vendita e quella battuta in cassa. Da qui la decisione di rivolgersi ad un’agenzia investigativa di Forlì, che ad inizio gennaio ha piazzato delle microcamare nascoste vicino alle casse del supermercato. E’ così che sono stati scoperti tre dipendenti infedeli, che a fronte di pagamenti irrisori, facevano in realtà spese da 40-50 euro l’una in media.
Una decina i furti documentati dall’investigatore privato, che ha c2onsegnato i filmati ai titolari del punto di vendita. Immediata è scattata la denuncia ai carabinieri di Forlì, che hanno avviato le indagini conclusesi la scorsa settimana. I militari del Sezione operativa si sono appostati fuori dal supermercato e hanno atteso l’uscita dei tre dipendenti, fermati con la spesa contenuta in un paio di borse. La giustificazione è stata che quei prodotti erano prossimi alla scadenza e presto sarebbero finiti fuori vendita. In realtà, stando alle verifiche dei carabinieri forlivesi, quella merce era ancora vendibile e non avrebbe dovuto lasciare il supermercato senza essere battuta. Oltre alla denuncia penale, i dipendenti infedeli rischiano il licenziamento per giusta causa.