Estate alle porte ma spiagge e sistema turistico ancora nell'incertezza


Voglia d’estate, eppure sono tanti i punti interrogativi che pendono sulla stagione alle porte. Nonostante il ritardo del Governo nell’emanazione di quello che dovrebbe essere l’ultimo atto normativo sulle concessioni demaniali, con lo schema del decreto indennizzi trasmesso alla presidenza del Consiglio e al Ministero dell’Economia e delle Finanze senza che però ne siano stati resi noti i contenuti, il sistema turistico-balneare dell’Emilia-Romagna è pronto, ma affronta ancora una volta l’avvio della stagione estiva nella più totale e inaccettabile incertezza. Con grande senso di responsabilità le cooperative tra stabilimenti balneari ei loro soci stanno comunque lavorando per offrire la migliore immagine della nostra costa, e hanno già attrezzato la spiaggia ei servizi per la nuova stagione turistica.
Con l’obiettivo di sostenere una strategia unitaria tra enti locali e associazioni, Legacoop sta elaborando assieme alle proprie cooperative associate una proposta di “linee guida” da sottoporre alla Regione Emilia-Romagna, anche al fine di supportare i Comuni costieri (che l’associazione incontrerà prossimamente) nel dispositivo delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni, in grado di tutelare l’interesse pubblico e la preziosa filiera balneare del nostro territorio.
In attesa che il Governo disciplini finalmente anche gli indennizzi ai concessionari uscenti, al centro c’è l’importanza di condividere una gestione delle evidenze pubbliche ordinata, equa e coerente rispetto alla specificità del sistema turistico-balneare romagnolo. Occorre rispettare le specificità locali, puntando in particolare sulla valorizzazione del lavoro e del reddito delle famiglie impegnate nelle attività balneari, così come sulle aggregazioni tra micro e piccole imprese per lo sviluppo di servizi e progetti di pubblica utilità. Particolare attenzione dovrà essere inoltre dedicata all’accessibilità, alla fruibilità delle spiagge da parte dei soggetti fragili, alla destagionalizzazione dell’offerta e all’integrazione con il tessuto economico, culturale e sociale locale.