Dalla Gambalunga al Tempietto di Sant’Antonio: gli interventi sostenuti con l’Art Bonus


Sono circa una quarantina i privati, tra singoli cittadini, associazioni, aziende che nel corso degli ultimi anni hanno contribuito concretamente alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Rimini avvalendosi dell’opportunità offerta dall’Art Bonus. Una comunità di ‘mecenati’ che dal 2016 ad oggi ha supportato in maniera fattiva decine di interventi promossi dall’Amministrazione Comunale, per un valore attorno ai 2 milioni di euro, diventando così protagonisti attivi dell’importante percorso di riscoperta e promozione degli spazi e dei beni di valore storico, artistico e culturale della città.
Tra gli ultimi interventi in ordine di tempo c’è il restauro del tempietto di Sant’Antonio da Padova, concluso nel dicembre 2024 per un investimento di 200.000 euro finanziato dall’imprenditore Bonfiglio Mariotti. Il progetto di recupero del gioiello cinquecentesco è stato tra l’altro selezionato per partecipare alla nona edizione del concorso Art bonus 2025, iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura e da ALES (è possibile votare fino al 14 aprile al link https://artbonus.gov.it/concorso/2025/tempietto-di-santantonio-da-padova-restauro-del-tempietto-di-santantonio-da-padova.html).
Recente anche l’acquisizione da parte del Museo della Città del capitello di Roberto Malatesta, sostenuta da due privati (Alba Della Bordella ed Enrico Fabbri).
E ancora, di grande importanza le donazioni a sostegno della Biblioteca Gambalunga di Rimini, sia per la cura del patrimonio librario (attraverso i contributi di realtà come Società Gas Rimini, editrice Maggioli, Rotary Club Rimini Riviera) sia per interventi particolari come il recente restauro di una rara pergamena e tre incisioni antiche (possibile attraverso la donazione dell’associazione Italia Nostra). Grazie all’Art Bonus inoltre in passato sono stati sostenuti investimenti a favore di spazi quali il Teatro Galli, gli scavi archeologici di Piazza Malatesta, la tribuna storica del Romeo Neri, il Ponte di Tiberio, il completamento del Museo Fellini.
“Già da tempo come Amministrazione sosteniamo il valore della collaborazione tra pubblico e privato per la crescita e lo sviluppo della città – sottolinea l’assessore alla Cultura Michele Lari – Questo vale anche e soprattutto quando si tratta di compartecipare alla valorizzazione del patrimonio culturale, che è patrimonio di tutti, e di cui tutti possiamo e dobbiamo prenderci cura. A Rimini ci sono tanti cittadini, imprenditori, realtà che hanno questa sensibilità e la lungimiranza di capire che investire nella tutela dei beni e delle istituzioni culturali è un modo di investire nel futuro della comunità. Le testimonianze di questa attenzione non mancano, ma credo si possa e si debba fare di più, attraverso le opportunità dell’Art Bonus ma non solo. L’Amministrazione ha scommesso sulla riscoperta della sua millenaria storia, sulla valorizzazione dei suoi tesori artistici e culturali, come asse strategico per il suo futuro su cui vuole continuare ad investire. Una responsabilità che può essere sempre più vissuta come collettiva”.
Raccolte per il contributo ArtBonus attivate dal 2016 per cui sono state ottenute donazioni:
– biblioteca Gambalunga (interventi di miglioramento funzionale della biblioteca, per il sostegno e la valorizzazione del suo patrimonio)
– Museo della Città, incremento delle collezioni museali
– completamento degli spazi e adeguamento funzionale del Teatro Galli
– Sipario storico del Teatro Amintore Galli
– completamento Museo Fellini
– Sagra Musicale Malatestiana
– Piazza Malatesta – scavi archeologici
– tribuna storica Romeo Neri
– ponte di Tiberio
– tempietto Sant’Antonio da Padova