CISL Romagna, Francesco Marinelli riconfermato all’unanimità


Si è concluso il congresso della Cisl Romagna, svoltosi a Riccione il 15 e 16 aprile. Francesco Marinelli è stato rieletto all’unanimità alla guida della CISL Romagnola e in squadra con lui confermati Elena Fiero e Roberto Baroncelli.
Erano presenti al congresso cislino il Vescovo della Diocesi di Rimini Nicolò Anselmi, Sandra Villa vicesindaca di Riccione, i rappresentanti delle tre province Enzo Lattuca Jamil Sadegholvaad e Luca Cortesi, CGIL e UIL, Legacoop Romagna, Confindustria Romagna e Confcooperative.
“Sono stati giorni di bellissima partecipazione- afferma Marinelli – con oltre 300 persone tra delegati invitati ed ospiti, un importante riconoscimento del lavoro svolto da CISL in questi anni sul territorio. Il congresso è il finale di un lungo percorso avviato nei mesi scorsi, che ha visto la programmazione di centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro, non solo il momento di rinnovo delle cariche. E’ stato importante ascoltare voci da tutti i territori e dal mondo istituzionale che hanno voluto portare il loro contributo al nostro congresso. I temi principali sono stati legati alla partecipazione e i grandi cambiamenti che coinvolgono anche i nostri territori, la transizione ecologica, digitale e demografica che interessano anche il mondo del lavoro”.
“Crediamo ancora fortemente nel progetto Romagna-afferma Francesco Marinelli. Rivendichiamo con forza la scelta fatta 12 anni fa, di unire le tre province e creare un’unica CISL, pur mantenendo sempre la presenza capillare su tutto il territorio con oltre 50 sedi”. CISL Romagna rappresenta oltre 86 mila iscritti, in maggioranza lavoratori (63%) , pensionati(37%) e donne (54%), con una crescita anche tra i lavoratori under 35 e quelli di origine straniera (23%).
“Non nascondiamo preoccupazione riguardo la grande instabilità politica che pone importanti interrogativi sul futuro anche della nostra economia. Quello che certamente faremo sarà assicurarci che nemmeno un posto di lavoro venga perso. Come CISL crediamo sia importante far sì che aumentino gli stipendi, per far recuperare potere d’acquisto ai lavoratori, e ciò sarà possibile tramite i rinnovi contrattuali. In Italia infatti, benché sia aumentata l’occupazione, il PIL non è aumentato e questo proprio a causa dell’inflazione che fa perdere capacità di acquisto ai lavoratori. L’impegno della CISL sarà come sempre nell’implementazione della contrattazione di secondo livello all’interno delle imprese e nel territorio. Riteniamo anche decisivo – conclude Francesco Marinelli – per il miglioramento delle condizioni lavorative prevedere un nuovo protagonismo dei lavoratori all’interno delle aziende, che la CISL ha proposto a livello nazionale attraverso una legge di iniziativa popolare e che ormai giunta all’ultimo miglio per l’approvazione definitiva in Parlamento”.